Rai, Leone batte Del Brocco. Ma Orfini & Anzaldi lo bloccano
Il delicato dossier di nomina del direttore generale della tv di Stato dopo le dimissioni di Antonio Campo Dall'Orto
La Rai, diceva un vecchio presidente ex comunista, ė come la Chiesa cattolica: entri Pontefice, esci cardinale. Proprio così, sabato pomeriggio la nomina di Paolo Dal Brocco attuale amministratore delegato di Rai cinema a nuovo direttore generale di viale Mazzini era cosa fatta. Ma dalle parti di Arcore qualcosa deve essere successo (non ē la prima volta che Silvio Berlusconi decide in extremis dopo aver già deciso, almeno in apparenza) perchē improvvisamente fra i consiglieri Rai si ē sparsa L'indiscrezione di un possibile rinvio del cda che avrebbe dovuto ratificare la nomina di Del Brocco. La verità, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ē che il direttore generale destinato a gestire in modo sapiente ed equilibrato la difficile campagna elettorale deve essere quasi per antonomasia (non solo, non tanto per ragioni politiche) una creatura pronta a finire sotto l'etichetta del "Renzusconi".
Chi, dunque, meglio del navigatissimo Giancarlo Leone, manager di lungo corso della Rai, ex direttore di Rai 1 considerato la quintessenza della Balenca Bianca in viale Mazzini (un democristiano allo stato puro) potrebbe garantire una campagna elettorale perfetta per il Pd di Matteo Renzi e per il centro destra berlusconiano? Pare che a tirare fuori il nome di Leone - che abilmente si era dichiarato indisponibile anche in quanto pensionato, titolare di una società di produzione- sia stato Gianni Letta con il placet del grande Capo. D'accordo anche Renzi che da sempre stima Leone, gran signore, persona capace ed assai corretta nei rapporti umani, nel "pallottoliere" del nuovo dg ieri mattina al nome di Del Brocco ė stato sostituito quello del marito della bella Diamara Parodi Delfino (lei che ha impalmato il figlio dell'ex presidente della Repubblica Giovanni Leone nel 2005 ē sorellastra di Bambi Parodi, ex moglie di Paolo Mieli oggi compagna del ricco produttore tv Giovanni Stabilini).
Quando peró il cambio di nome ē stato comunicato al presidente Rai ed ai consiglieri, sono iniziati i problemi. A quanto ci riferisce un consigliere della maggioranza molto vicino alla presidente (sempre molto forte perchē gode dell'appoggio del premier Paolo Gentiloni) Monica Maggioni era contraria anticipando così la contrarietà assoluta di esponenti di punta dello stesso Pd come il potente Michele Anzaldi o il presidente del partito Matteo Orfini. Al Nazareno, il leit motiv é solo uno: vogliono dare su un piatto d'argento la Rai a Berlusconi, dicono i piddini. Sbagliano, in parte, perchē Leone ha dimostrato di saper usare una "equidistanza" che verrebbe comoda in campagna elettorale ai due poli. Ma Leone ē sicuramente un dg politico ossia quanto di più lontano dall'idea originaria di Renzi cioē "liberare la Rai dai partiti o dalla politica".
Allora? Per adesso, come insegnano i democristiani, basta prendere tempo facendo slittare il cda all'8 giugno. Continuano i contatti informali fra politici, produttori, agenti, giornalisti e conduttori perchē nel generone romano - è cosa nota a tutti noi che lo pratichiamo da tempo- non c'è appuntamento più avvincente di quello che riguarda il futuro vertice Rai. Al momento, a dare lē carte ė Monica Maggioni che vorrebbe portare a casa le deleghe sul piano informazione sgombrando definitibamente il campo da equivoci sul maxi portale web (nessuna nuova testata, Milena Gabanelli destinata probabilmente ad altro incarico). Le quotazioni dei piani alti di viale Mazzini danno alle 18 di stasera un testa a testa fra Del Brocco & Leone con un 20 per cento in più di chances per l'ex direttore di Rai 1 che, tornando in pista, risolverebbe anche molti casi delicati della Rai.
Intanto, Paola Perego verrebbe recuperata come é giusto che sia con un nuovo programma evitando una causa quasi certa alla Rai mentre la stessa Monica Leofreddi, professionista stimata da Giancarlo, resterebbe comunque nel palinsesto. Andrebbe quasi certamente a Quelli che il calcio un'altra "pupilla" di Leone, Caterina Balivo oggi in maternità nell'attesa di dare alla luce la seconda figlia & Cristina Parodi riuscirebbe ad ottenere se davvero Massimo Giletti lasciasse l'azienda una lunghissima Domenica in in versione Cristina Parodi Letterman Show (Leone ē stato colui che ha ripreso Cristina a Rai 1 dopo il flop che la giornalista fece a la 7 con il suo Cristina Parodi live che venne chiuso per bassi ascolti).
Ma dietro il duello Leone- Del Brocco ci sono figure più miti come Nicola Claudio o Luciano Flussi. Mario Orfeo straordinario direttore di Rai 1 nonchē grandissimo navigatore nel mare pieno di squali della Rai piacerebbe a molti, perö come sprovvedere il prezioso tg1 proprio in vista delle elezioni? Altra opzione lanciata dal prestigioso Corriere della sera ē quella di Antonio Di Bella, ex direttore di Rai 3 oggi al vertice di Rai news 24 molto sostenuto dalla stessa Maggioni. Già corrispondente estero, figlio di Franco Di Bella che diresse appunto il Quotidiano di via solferino dal 30 ottobre 1977 fino al 13 giugno 1981. Grande professionista con un hobby: cantare. Fu invitato anche a sanremo anni fa ma declinò pur apprezzando l'invito...