Economia

Rumors:Saipem pronta a tagliare target. Tenaris soffre la debolezza degli Usa

Il report di Goldman Sachs

Nonostante una seduta positiva di Borsa, i titoli dell’energia appaiono poco mossi, con Eni, Enel e Terna poco sopra le chiusure di venerdì scorso mentre Saipem dopo il rialzo di oltre il 5% segnato la scorsa settimana si conferma sui massimi da inizio anno ma vede rallentare la sua corsa. Eppure proprio Saipem, che domani darà il via alla stagione delle trimestrali per il comparto, continua a piacere agli analisti di Ubs e Goldman Sachs che hanno ribadito il proprio “buy” (acquistare), mantenendo il titolo, nel caso di Goldman Sachs, nella lista di titoli da acquistare con convizione.

Il perché è presto detto: Saipem ha fornito come obiettivo per il 2016 un fatturato di circa 10,5 miliardi di euro, un risultato operativo rettificato (adjusted Ebit) positivo per circa 600 milioni ed un utile netto rettificato di circa 250 milioni, a fronte di investimenti (capex) per 400 milioni e di un indebitamento netto di 1,5 miliardi. In teoria ogni revisione al ribasso di tali obiettivi dovrebbe avere un impatto negativo sul titolo, ma gli analisti di Goldman Sachs paiono fiduciosi al riguardo, se non altro perché il consenso sembra già attendersi un taglio della guidance.

A questo punto, secondo gli esperti, se la società approfittasse della diffusione della trimestrale per aggiornare le previsioni sui risultati a fine anno, tenendo conto delle situazioni correnti del mercato (con un petrolio che fatica a tenere la soglia, appena ritoccata, dei 50 dollari al barile, ndr), fornendo un’indicazione più prudente ed in linea con le attese di consensus, questa potrebbe essere letta come una operazione di trasparenza che porterebbe maggiore serenità sul titolo.

Eventuali sorprese positive potrebbero essere legate da un lato a eventuali ulteriori misure di ristrutturazione, che però appaiono improbabili, dall’altro a maggiori ordini per il 2017: gli investitori hanno infatti monitorato il continuo calo delle attività di esplorazione di nuovi giacimenti sia offshore sia onshore e l’eventuale estensione di commesse in essere che fornisse una copertura per i costi legati a tali asset potrebbe essere valutata più che positivamente dal mercato. Segnali incoraggianti sono già giunti nelle ultime settimane, che hanno incoronato Saipem come la società che ha saputo aggiudicarsi più contratti.

A questo punto con un titolo che ha sottoperformato il settore, se la società italiana si aggiudicasse, come possibile, nuove commesse per il gasdotto Turkish Stream o in Medio Oriente (dove anche solo per mantenere la produzione sui livelli attuali saranno necessari cospicui investimenti in futuro) il titolo Saipem potrebbe avvicinarsi con maggiore decisione al target price a 12 mesi di 60 centesimi per azione. Gli stessi esperti di Goldman Sachs hanno anche ribadito un giudizio “neutrale” su Tenaris, migliorando però il target price a 12 mesi (portato da 12,9 a 13,1 euro per azione). Tenaris annuncerà i dati trimestrali giovedì 3 novembre, dopo il ponte di Ognissanti, avendo già preannunciato di attendersi un impatto negativo sui conti dalla modesta attività in Nord America e dall’ulteriore declino nell’emisfero orientale (Europa, Africa, Asia e Australia). Tenaris si attende tuttavia una ripresa dell’attività nell’ultimo trimestre dell’anno grazie agli ordini già accumulati e alla ripresa dell’attività estrattiva in Nord America, cosa che dovrebbe portare a un graduale miglioramento dei conti a livello di risultato operativo lordo (Ebitda).

Al momento il consensus prevede un fatturato di 1,025 miliardi di dollari per il terzo trimestre ovvero di 4,626 miliardi per i primi nove mesi dell’anno e un margine operativo lordo (Ebitda margin) del 13% nel trimestre e del 14,8% per l’intero 2016 (con una previsione implicita di un ritorno ad un margine del 13,4% nel quarto trimestre). Gli analisti di Goldman Sachs al riguardo temono che le aspettative per i margini del terzo trimestre possano rivelarsi troppo alte, generando qualche delusione.

Eventuali sottolineature del miglioramento delle condizioni del mercato in Nord America e a livello mondiale potrebbe costituire una sorpresa positiva, cosa che gli esperti non escludono attendendosi che una ripresa dell’attività possa in realtà essersi già registrata già nel corso del primo semestre, ma inizi a produrre effetti visibili nei conti a partire dal secondo semestre dell’anno. Visto poi che ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno, ogni eventuale annuncio di potenziali acquisizioni o notizie relative all’attività nel mercato statunitense e mondiale si tradurrebbero in attese relative all’andamento del fatturato e dei margini di Tenaris per l’anno venturo: il titolo andrà dunque monitorato con attenzione nelle prossime due settimane, essendo possibili sorprese in entrambi i sensi con relative reazioni delle quotazioni.

Luca Spoldi