Economia
Saipem, Cao: "Basta collegarci a petrolio, il 70% del nostro business è altro"
Durante una conference call, l'AD ha affermato che il gruppo sta attuando una diversificazione legata alle rinnovabili e alle infrastrutture ferroviarie
Saipem, Cao: "Basta collegarci a petrolio, il 70% del nostro business è altro".
Saipem guarda sempre meno al petrolio e accelera nei progetti legati alle infrastrutture ferroviarie e alle energie rinnovabili. Una diversificazione "avviata da tempo" che fa da scudo alla "tempesta perfetta" della crisi legata all'emergenza Covid-19. È quanto emerso in una conference call durante la quale l'Amministratore Delegato Stefano Cao ha commentato i risultati finanziari dei primi tre mesi dell'anno, divulgati questa mattina.
Alla luce di tali considerazioni, il manager ha precisato che è "sbagliato" associare il Gruppo di San Donato all'andamento del prezzo petrolio. "Il 70% del nostro portafoglio è ormai composto di progetti non collegati al petrolio eppure, per semplificazione, continuano a considerarci una oil service company", ha spiegato Cao. "Combattiamo da anni contro questa percezione: siamo visti ancora come una proxy dell'andamento del prezzo petrolio, anche se non perdiamo occasione per sottolineare quanto ormai ci siamo allontanati da quella situazione. Eppure, nell'immaginario collettivo assumiamo ancora quella figura e quel profilo". Negli ultimi tre mesi, trainato dal crollo del prezzo del barile, il titolo di Saipem ha visto quasi dimezzare il proprio valore.
Il gruppo di San Donato punta a crescere in ambito progettazione e realizzazione di tratte ferroviarie in Italia e all'estero, un business a cui Saipem si "dedicherà sempre più con il passare del tempo". "Quello delle infrastrutture", specie quelle ferroviarie, "rappresenta una linea di business perseguita in termini di diversificazione", ha aggiunto Cao.
Risale a qualche giorno fa la notizia che vede Saipem a capo di un consorzio (di cui fanno parte anche l'italiana Salcef e El Swedy Electric) selezionato come preferred bidder per la realizzazione di una linea ferroviaria in Egitto che collegherà l'impianto di acido fosforico Abu Tartour di Waphco con il porto di Safaga, sul Mar Rosso. Stando a quanto si legge sulle agenzie, la commessa potrebbe comprendere anche la costruzione di un tratto di collegamento passeggeri fino a Hurgada. "L'Egitto è un Paese core nel nostro portafoglio" ha aggiunto Cao, ricordando che di recente Saipem ha "fatto molto sia nel drilling offshore sia in quello onshore. La nostra presenza è un target strategico importante e la costruzione della ferrovia sarà un modo per mettere in campo anche all'estero le competenze sviluppate negli ultimi anni in quell'attività. Prossimamente ce ne saranno altre, in altri Paesi".
A testimoniare l'intenzione di Saipem di crescere in tale settore è anche la recente aggiudicazione del secondo lotto costruttivo della tratta Alta Velocità Brescia-Verona. "Per il consorzio aggiudicatario - si legge su Mf Dow Jones -, il valore della commessa ammonta a circa 514 milioni di euro, mentre la quota di spettanza per Saipem sfiora i 304 milioni".
Eolico: opportunità per 1 miliardo di euro in Europa
La diversificazione delle attività di Saipem passa anche attraverso la crescita nel settore delle energie rinnovabili. Durante la conference call, Cao ha spiegato che l'Eolico offre "molte opportunità sul mercato per circa 1 miliardo di euro in Europa", alcune delle quali sono "vicine a contratti". Per Cao, l'Eolico "non è la soluzione per il futuro, ma la combinazione tra le diverse opportunità contribuisce a fare di Saipem sempre più un operatore dell'energia". Oltre all'Europa, il numero uno di Saipem guarda al Far East, in particolare Taiwan, e all'Estremo e Medio Oriente.
La diversificazione, spiega Cao, "è legata alla lettura prospettica che abbiamo sul mondo dell'energia, ossia di un paradigma destinato a muoversi sempre più verso energie rinnovabili e gas naturale. La decisione presa tempo fa si conferma non giusta, ma giustissima". La combinazione e la diversicazione dei vari business ci sta aiutando, e continuerà a farlo, a evolverci da operatore nell'oil service a operatore nel campo delle energie rinnovabili, capace di proporre soluzione innovative", ha concluso Cao.