Economia

Telecom, Vegas convoca Niel. La Consob valuta il concerto con Bollorè

Inizierà la Consob a cercare di fare chiarezza sulle mosse del finanziere francese, Xavier Niel, in Telecom Italia. Domani in mattinata, Niel sarà ricevuto presso la sede della Commissione che passerà al setaccio i contratti che hanno portato il finanziere a detenere una partecipazione potenziale del 15% in Telecom Italia. In particolare, i commissari punteranno la loro lente di ingrandimento sul tipo di contratti sottoscritti da Niel e, nel dettaglio, se si tratta di derivati di matrice europea o americana. Il finanziere, infatti, non ha acquistato azioni Telecom, ma solo opzioni call.

Il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, si è recato al Ministero dell’Economia e ha incontrato – secondo quanto si apprende – il ministro Gian Carlo Padoan. Il manager ha relazionato il titolare di via XX Settembre sugli ultimi sviluppi relativi a Telecom Italia.

La modalità con la quale sono strutturate queste opzioni potrebbe svelare il suo vero obiettivo. Se fossero americane, gli darebbero la possibilità di entrare sin da subito in possesso delle azioni Telecom Italia. In questo modo, per esempio, Niel potrebbe richiedere la convocazione di un'assemblea straordinaria per eleggere un nuovo consiglio di amministrazione. Inoltre, se le opzioni fossero di tipo americano, Niel avrebbe anche la possibilità di rivendere subito le azioni Telecom, magari in un'eventuale Opa lanciata da terzi sin da subito.

Il finanziere ha dichiarato di avere sei differenti opzioni call che equivalgono al 10,03% del capitale di Telecom. Queste opzioni hanno scadenze comprese tra il giugno 2016 e il novembre 2017. Se la matrice dei derivati fosse europea, Niel dovrà necessariamente aspettare quelle date per entrare fisicamente in possesso delle azioni Telecom. Cruciale sarà inoltre per Consob capire se Niel abbia acquisito la partecipazione di concerto con Vincent Bollorè. Nel caso in cui tra i due finanzieri ci fosse stato un accordo, infatti, Vivendi e Iliad avrebbero di fatto ampiamente superato in Telecom la soglia del possesso del 25%, rilevante ai fini della normativa sull'Opa.

Sarà poi compito della Commissione andare a studiare l'andamento del titolo Telecom (che oggi ha chiuso ancora in rialzo dell'1,75%) e verificare se si sia mosso in modo anomalo in termini di prezzi e di volumi nel periodo in cui sono stati acquisite le opzioni sui titoli e subito dopo le prime indiscrezioni di stampa sull'ingresso del finanziere francese.

Intanto, secondo gli analisti di ICBPI le recenti mosse di Xavier Niel tengono "alto l'appeal speculativo, sebbene l'eventualità di un'Opa abbia poco credito (senza una vera e proprio logica industriale), a meno che non spunti un terzo protagonista in grado di estrarre delle sinergie importanti da un eventuale merger (ad esempio in passato Orange aveva indicato Telecom Italia tra i player europei nel radar delle possibili acquisizioni)". Infine, il gruppo ha nominato Cristoforo Morandini nuovo responsabile regulatory affairs.