Pink Floyd, la mostra multisensoriale a Roma
The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains: a Roma la prima tappa dopo Londra
È Roma la prima tappa europea dopo Londra per “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains”.
La mostra è una retrospettiva epocale a 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia che a gennaio arriva a Roma dopo Londra, acclamata dalla critica e in esclusiva per l’Italia.
Annunciata oggi da Luca Bergamo, vicesindaco con delega alla Crescita culturale, nel corso di una conferenza stampa con Nick Mason uno dei membri fondatori della band, l’esposizione promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale, aprirà al MACRO (Museo d'Arte Contemporanea di Roma) di via Nizza dal prossimo 19 gennaio.
Dopo l’enorme successo del debutto di qualche mese fa al Victoria and Albert Museum di Londra, che ha visto la partecipazione di più di 400.000 persone, la mostra si sposta a Roma per la prima tappa internazionale.
Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey ‘Po’ Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra per conto dei Pink Floyd), “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains” è un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd.
“Pink Floyd Exhibition: The Mortal Remains” è un viaggio coinvolgente, multisensoriale e teatrale nello straordinario mondo dei Pink Floyd.
Una storia di suoni, design e performance, la mostra racconta la musica, le immagini iconiche e la messa in scena della band, dalla scena underground psichedelica della Londra degli anni '60 ai giorni nostri, illustrando il loro uso innovativo di effetti speciali, sperimentazione sonora, immagini potenti e commento sociale.
La mostra segna la prima collaborazione in decenni dei restanti membri dei Pink Floyd ed è promossa da Michael Cohl e Concert Productions International B.V.
Il colossale allestimento del “Victoria and Albert Museum” di Londra, descritto dai quotidiani inglesi come “impressionante”, “un’autentica festa per i sensi” e “quasi altrettanto emozionante che ascoltare i Pink Floyd dal vivo”, è stato il più visitato di sempre nel suo genere.
In esclusiva per l’Italia il MACRO ospiterà l’esposizione e lo stesso Mason ricorda che “a meno di 1 km di distanza, proprio al Piper ebbe luogo uno dei primi concerti dei Pink Floyd in Italia nell’aprile del 1968”.
Dalla mostra emerge quale fu il ruolo della band nel cruciale passaggio culturale dagli anni sessanta in poi.
Grazie al suo approccio sperimentale, che rese il gruppo inglese esponente di spicco del movimento psichedelico che cambiò per sempre l’idea della musica in quegli anni, la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni più importanti della scena musicale contemporanea.
I Pink Floyd hanno prodotto alcune delle immagini più leggendarie della cultura pop. Dalle mucche al prisma di The Dark Side of the Moon, fino al maiale rosa sopra la Battersea Power Station e ai “Marching Hammers”.
La loro personale visione del mondo si è realizzata grazie a creativi come il moderno surrealista e collaboratore di lunga data Storm Thorgerson, l’illustratore satirico Gerald Scarfe e il pioniere dell’illuminazione psichedelica Peter Wynne-Wilson.
Il percorso espositivo che guiderà il visitatore seguendo un ordine cronologico, è sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour.
Il momento culminante è quello della Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.