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Rimbamband torna a Milano. Ecco Manicomic, regia Gioele Dix e... LE NEWS

Rimbamband, Manicomic regia Gioele Dix - dal 14 marzo a Milano. I VIDEO

Hanno già totalizzato per 11 sold out su 11 repliche al Teatro Palazzo di Bari (con più di 750 persone a sera). Un successone per Manicomic, il nuovo irresistibile spettacolo della Rimbamband che, con l’accurata e ironica regia di Gioele Dix, si ripropone al proprio pubblico. È l'ennesima sfida per il celebre gruppo comico e teatral-musicale pugliese, formato da Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio Bruno. Quello della Rimbamband è un teatro in cui la maschera e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, e la straordinaria capacità musicale di ogni strumentista. In scena, in un imprecisato luogo di cura, vedrete un medico seguire i suoi quattro pazienti più gravi, affetti da varie patologie: Renato ha frequenti disturbi di personalità multipla, Francesco, il “Rosso”, è un po' Dottor Jekyll e Mr. Hyde, Vittorio è un alcolizzato cronico, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva. Come combattere tutto ciò? Con la musicoterapia, l'ippoterapia, l'elioterapia, lo sport e lo psicodramma, ossia la cura delle nevrosi attraverso l’improvvisazione teatrale. 

Ce n'è di che uscire pazzi, insomma!!

-> dal 14 al 24 marzo 2019 al Teatro Leonardo di Milano 

"Non solo uno spettacolo,ma una festa di pubblico. Ogni volta è così con la Rimbamband, il gruppo musicale e teatrale pugliese che è di scena al Palazzo di Bari, a tre anni dal successo di Note da Oscar. Stavolta le variazioni tra il claunesco e il surreale di Raffaello Tullo e dei suoi compagni di ventura si esercitano sul tema della follia, senza alcuna malizia carognesca ai danni dei malati di mente. Anzi, i cinque interpreti sono un medico (lo stesso Tullo) e quattro matti da slegare o già slegati (Ciardo, Pantaleo, Pagliarulo e Bruno), pronti a spaziare con la fantasia tra giochi di parole e ipotesi libertarie… Applausi a non finire e inevitabile bis festoso con gli ukulele, prima del selfie collettivo in teatro… “