Esteri

Caso Regeni, il 1° luglio la data chiave. L'Italia si gioca tutto con l'Egitto

Tra due settimane l'incontro tra le Procure di Roma e del Cairo, Conte e Di Maio sanno che sarà decisiva. Il premier: "Saremo inflessibili"

Caso Regeni, il 1° luglio la data chiave. L'Italia si gioca tutto con l'Egitto

La crisi economica che sta attraversando l'Italia, costringe il governo a concentrarsi sui tanti dossier per cercare di fronteggiarla. Ma ce n'è uno che non riguarda la pandemia, ma è lo stesso "molto caldo", è quello relativo a Giulio Regeni. "Atti e non più soltanto dichiarazioni di disponibilità". Quello che il premier Giuseppe Conte ha aperto ieri davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni - si legge su Repubblica - è, di fatto, l’ultimo rilancio possibile nei rapporti con l’Egitto, per ottenere "quella verità sulla quale saremo inflessibili".

C’è una data indicata: il primo luglio, quando la Procura generale del Cairo tornerà dopo mesi di silenzio a parlare con i magistrati di Roma. E c’è un percorso: l’Egitto dovrà rispondere ad alcune delle richieste contenute nella rogatoria inviata dalla Procura di Roma a fine aprile del 2019 al Cairo. Dodici domande, fin qui rimaste senza risposta. Come le tante altre fatte in questi quattro anni. L’Egitto al momento non ha formalizzato alcun passo in avanti. Non solo: nelle ultime ore, - prosegue Repubblica - la richiesta principale — o almeno quella che sembrava essere più facilmente raggiungibile — e cioè la comunicazione di domicilio dei cinque indagati in modo poi da poterli processare, sembra essere diventata un passo molto complicato. «Non impossibile, però» dicono, speranzose, fonti di intelligence.