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Coronavirus, il virus non sparirà mai.I vaccini di Moderna e Pfizer sono super
Così il prof. Ian Lipkin, ‘cacciatore’ di virus a livello mondiale
Nel 1999 Ian Lipkin, fu uno dei primi ricercatori a scoprire il virus cosiddetto del Nilo Occidentale colpevole delle strane morti di alcuni americani. Da quel momento diventato uno dei più esperti cacciatori di virus del pianeta trovandone oltre 1500 diversi.
Lipkin, Direttore del centro delle Infezioni e Immunità dell’Università della Colombia, collabora in questa attività di ricerca con molti Governi tra cui quello cinese e quello dell’Arabia Saudita.
Al prestigioso spagnolo El Pais ha rilasciato una lunga intervista di cui diamo una sintesi incentrata soprattutto sulla odierna pandemia.
Quando pensa possa terminare questa pandemia?
‘Non sparirà, finiremo la nostra vita con questo virus.Dovremo vaccinare i nuovi nati per sempre e probabilmente dovremo fare dei richiami a quelli già vaccinati. Non penso che la vita tornerà ad essere del tutto normale’.
Nemmeno togliendo tutte le possibili fonti animali?
Se lo confrontiamo con con il vaiolo, l'unica malattia infettiva debellata, possiamo capire il processo. Il vaiolo non ha un serbatoio tra animali e tutti gli infetti soffrono di malattie. Nel Covid c’è trasmissione asintomatica o presintomatica ed inoltre esistono molti animali portatori del virus, come pipistrelli o mustelidi. Una volta iniziate le vaccinazioni di massa, l’infezione scenderà drasticamente. Questi vaccini più l'immunità associata all'effettiva infezione faranno in modo che dal 2022 avremo una drastica riduzione dei decessi. Ma SARS-CoV-2 non andrà via e dovremo non abbassare l’attenzione’.
Che ne pensa degli ultimi risultati dei vaccini?
I dati sui vaccini basati su Messenger RNA di Moderna e Pfizer sono sbalorditivi. Sono sicuro che questi vaccini ridurranno anche la quantità di virus che una persona infetta genera e ridurranno anche il tempo in cui una persona emette virus contagiosi. Saremo in grado di distribuire questi vaccini nella maggior parte dell'Europa e degli Stati Uniti, ma portarli nei paesi in via di sviluppo sarà una sfida difficile. In queste zone abbiamo bisogno di vaccini che non abbiano bisogno del freddo.
Non permetteranno di ritornare alla normalità?
‘L’unica forma di ritorno alla normalità è arrivare all’immunità di gruppo globale. Per questo la popolazione mondiale deve essere immune tra il 60 e l’80%. Speriamo che il G20 si impegni ad un programma di vaccinazioni a livello mondiale e non vada avanti con programmi nazionali. Il Covid ha dimostrato la nostra vulnerabilità a virus nuovi, però ha anche dimostrato la nostra capacità di risposta attraverso la scienza e la forza comune’.
Come questo virus si è trasformato in pandemia?
‘L’unica cosa che sappiamo veramente è che nessun umano ha creato questo virus deliberatamente. Detto questo nessuno sa come è potuto accadere. La stessa Cina sta investendo molto danaro per capire come sia stato possibile e sta analizzando molti animali selvaggi.Nel 2012 quando andammo a cercare l’origine della Sars abbiamo cominciato a studiare i pipistrelli. Ma il paziente zero aveva quattro cammelli ed allora li abbiamo studiati. I cammelli avevano anticorpi e dal loro sangue abbiamo capito che probabilmente il virus stava circolando già da dieci anni e nessuno se ne era accorto.
Come pensa si siano mosse le varie nazioni nel contenimento del virus?
‘Nelle dittature ci sono svantaggi e qualche vantaggio. Per quanto riguarda la salute pubblica i vantaggi si sono visti. Quando il Governo decide qualcosa tutti obbediscono. In Europa o Stati Uniti ci sono stati dibattiti e proteste continue sulle misure prese. Per questo Europa ed America dovrebbero fare politiche più rigorose’.