Esteri
Democrazia, ombre sul Brasile: Bolsonaro prepara un golpe militare?
Dal New York Times all'ultimo numero dell'Ecoomist: "Bolsonaro è un pericolo per la democrazia?"
Brasile: da NYT all'Economist, Bolsonaro prepara golpe militare?
Flagellato dalla pandemia da coronavirus che ne ha fatto il secondo Paese con più contagi al mondo, dopo gli Stati Uniti, il Brasile potrebbe andare incontro a un evento ancora più traumatico: un golpe militare, come il Perù nel ’92 con Alberto Fujimori.
Lo scenario è stato trattegggiato dal New York Times in un articolo in cui ha raccontato una serie di episodi che, messi insieme, tratteggiano un quadro inquietante e portano a una possibile svolta autoritaria. Dalla presenza dominante dei militari nel governo (dieci posti su ventidue sono occupati da generali), alla crescita dei siti con simboli nazisti che appoggiano il presidente, passati da 40 a 240, fino alla nomina di quasi 3 mila militari in posti di rilievo della pubblica amministrazione.
Già domenica il Financial Times aveva pubblicato un editoriale nel quale indicava il presidente Jair Bolsonaro come "un pericolo per la democrazia nel Paese". E l'Ecoomist, nell'ultimo numero si interroga: "Bolsonaro è un pericolo per la democrazia?"; e fa notare: "I sostenitori del presidente Jair Bolsonaro si sono radunati a Brasilia e San Paolo: chiedono la riapertura di un'economia parzialmente bloccata, la chiusura della Corte suprema e del Congresso e un ritorno al dominio militare del 1964-85. Alcuni sono armati. Nella capitale Bolsonaro si unisce spesso a loro, dispensando abbracci e strette di mano in violazione delle norme sanitarie. Né lui né loro indossano mascherine per il viso".
Coronavirus, Brasile: il secondo Paese con più contagi al mondo
Intanto i morti per il coronavirus sono arrivati a 37 mila, nonostante all’inizio Bolsonaro avesse minimizzato. La crisi sanitaria sta seminando paura nei brasiliani, e i militari, secondo il New York Times, starebbero mandando segnali per “riportare l’ordine”. Una svolta autoritaria sembra certa. “Non è più una discussione sul 'se' - ha confessato di recente a un blogger il figlio del presidente Eduardo - ma 'quando' avverrà”.
Il Brasile è uscito dalla dittatura da quarant’anni. Bolsonaro, ex ufficiale dell’esercito, ha sempre promesso di “restaurare l’ordine”; ma nelle ultime settimane, con una serie di accuse per abuso di potere, corruzione e diffusione di informazioni false, che hanno colpito lui, la sua famiglia e l’organizzazione che lo sostiene, la situazione sembra arrivata a un punto drammatico di svolta.
Il generale Augusto Heleno, consigliere di Bolsonaro sulla sicurezza, ha parlato di “conseguenze imprevedibili per la stabilità nazionale” dopo che la Corte Suprema ha autorizzato l’avvio di un’inchiesta sulla manipolazione delle notizie durante le presidenziali del 2018. Intanto il presidente ha creato il 23esimo ministero, quello della comunicazione. Adesso sono otto in più rispetto ai 15 promessi durante la campagna elettorale.