Esteri
Elezioni Corea del Sud, vince il trumpiano Yoon. Kim Jong-un prepara i missili
Presidenziali incertissime ma alla fine vince il conservatore che non ha escluso un attacco preventivo contro la Corea del Nord. In Asia può cambiare tutto
Elezioni Corea del Sud, Kim Jong-un testa subito un nuovo satellite di ricognizione anti Usa, Seul e Tokyo
Ma la scelta di Yoon può avere ripercussioni anche sul piano esterno. Soprattutto restando all'interno della penisola coreana, visto che come noto i conservatori hanno una linea molto più ostile a Pyongyang rispetto ai democratici, di certo più dialoganti. Yoon ha una posizione ancora più netta dei predecessori, parla di risorse da destinare a fronteggiare la "minaccia nordcoreana" e non ha escluso la possibilità di un "attacco preventivo" contro il regime di Kim Jong-un.
Non a caso, nei mesi e settimane scorsi Kim ha intensificato le attività militari. Giusto a poche ore dall'annuncio della vittoria di Yoon, Kim ha annunciato lo sviluppo di un satellite da ricognizione finalizzato a raccogliere informazioni su Corea del Sud, Giappone, e sulla presenza di forze militari statunitensi nella regione. Kim "ha spiegato che lo scopo dello sviluppo e del funzionamento del satellite di ricognizione militare è quello di fornire alle forze armate della Corea del Nord informazioni in tempo reale sulle azioni militari contro di essa da parte delle truppe di aggressione dell'imperialismo statunitense e delle sue forze vassalle in Corea del Sud, Giappone e Pacifico".
Nei primi due mesi del 2022 la Corea del Nord ha svolto nove test missilistici. Basta passare in rassegna quanto accaduto nei giorni scorsi, nel pieno della campagna elettorale sudcoreana. Secondo quanto rivelato dall'agenzia di stampa Kyodo, Il governo nordocoreano ha intrapreso lavori di costruzione presso il sito per i test nucleari di Punggye-ri, per la prima volta dopo l'annuncio della sua chiusura nel 2018. Non solo. La Corea del Nord ha suggerito lo scorso gennaio la possibilità di riprendere i test di missili balistici intercontinentali e armi nucleari, entrambi interrotti dal 2017 durante i negoziati con Washington e Seul.
Di sicuro nei giorni scorsi ha effettuato test per lo sviluppo di satelliti di ricognizione, come Pyongyang definisce i missili balistici. La scorsa settimana le forze armate di Kim hanno lanciato un missile balistico verso il Mar del Giappone, il nono lancio dall'inizio dell'anno, a meno di una settimana dal test di collaudo di un "satellite da ricognizione" annunciato il 27 febbraio dall'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana "Korean Central News Agency".
Prevedibile che Kim continui su questa strada fino a quando non riuscirà a riportare su un tavolo negoziale Seul e/o Washington. Ma con Yoon troverà qualcuno meno disposto ad ascoltare. Gli effetti del cambio della guardia possono farsi sentire anche sulla Cina, visto che Pechino ha sempre svolto un ruolo di raccordo fondamentale tra Corea del Sud e Corea del Nord. Senza la volontà di dialogo bilaterale, vengono meno alcuni degli ostacoli per Seul di accettare una maggiore integrazione nell'architettura asiatica di Washington, Quad compreso.
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