Esteri
Elezioni Israele sondaggi: Gantz in vantaggio su Netanyahu. Escluso partito
L'avvicinamento alle elezioni del 2 marzo in Israele
Unità alla sinistra di Blu e Bianco, tensioni fino alla fine alla destra del Likud, dove il partito super estremista Otzma Yehudit è rimasto escluso dalla lista unitaria. Le liste per le prossime elezioni israeliane del 2 marzo si sono chiuse alla mezzanotte di ieri, dopo giorni di sforzi fra i partiti per evitare di essere cannibalizzati dalle due principali formazioni politiche, guidate dal premier Benyamin Netanyahu e il suo sfidante Benny Gantz. Il loro duello, così come la questione dell'incriminazione per corruzione di Netanyahu, sarà ancora una volta al centro delle elezioni, convocate per la terza volta in un anno. Ma i risultati degli altri partiti potrebbero avere un peso importante per la formazioni di un governo di coalizione. Per questo Netanyahu si è prodigato fino alla fine per evitare il proliferare di liste fra i suoi alleati di destra, con il rischio che migliaia di voti vadano dispersi in partiti sotto la soglia di sbarramento del 3,25%. Ma questa volta Otzma Yehudit (Potere ebraico), erede del partito del defunto rabbino Meir Kahane, dichiarato illegale a causa del suo razzismo, è rimasto fuori dalla lista unitaria Yamina. A stringere l'intesa sono stati la Nuova Destra del ministro della Difesa Naftali Bennett e dell'ex ministro della Giustizia Ayelet Shaked, con i partiti Focolare Ebraico e Unione Nazionale.
Bennett ha preteso che Focolare Ebraico rompesse la sua alleanza con Otzma Yehudit, che è rimasto fuori e correrà da solo. La tensione è durata fino all'ultimo, fra litigi e accuse di tradimento, con Yamina che ha registrato la sua lista solo sei minuti prima della scadenza. A sinistra, il partito laburista, i liberali di Gesher e la sinistra radicale del Meretz hanno invece trovato un accordo unitario nei giorni scorsi. E a a differenza della destra sono riusciti, nota Times of Israel, "a nascondere i panni sporchi" deli loro litigi interni, evitando il sorgere di altre formazioni destinate soltanto a disperdere voti. Lo storico partito laburista è stato tragicamente ridimensionato alle ultime due elezioni di aprile e settembre, ottenendo solo sei deputati rispetto ai 24 precedenti, e la scelta unitaria appariva l'unica possibile per sopravvivere alla concorrenza dei centristi di Blu e Bianco. Per il resto il quadro politico non cambia. I partiti arabo israeliani hanno mantenuto la stessa Lista Unita delle elezioni di settembre. Alla destra del Likud rimangono anche i due partiti ultraortodossi Shas e Giudaismo unito nella Torah, mentre Avigdor Lieberman continua ad aspirare al ruolo di kingmaker della futura coalizione di governo con il suo partito della destra nazionalista laica Yisrael Beitenou, sostenuto da molti immigrati dall'ex Urss.
Nel frattempo Blu e Bianco, il partito centrista di Benny Gantz aumenta il suo vantaggio rispetto al Likud del premier. Lo rileva un sondaggio della tv pubblica Kan secondo cui Blu-Bianco avra' 36 seggi contro i 31 del suo concorrente, con il sorpasso nel gradimento degli elettori, per la prima volta, di Gantz (42%) ai danni di Netanyahu (41%).