Esteri
Gedda, bomba a una cerimonia con diplomatici francesi
Attentato in una cerimonia con diplomatici francesi: diversi feriti. Presente anche un console italiano, illeso
Varie persone sono rimaste ferite dal lancio di una granata durante una cerimonia per il Remembrance Day a cui partecipavano diplomatici francesi ed europei, al cimitero per non musulmani a Gedda, in Arabia saudita. L'attentato segue di neppure due settimane l'attacco con un coltello contro una guardia del consolato francese nella citta' portuale saudita. Ancora incerto il numero di feriti, forse quattro. Secondo George Malbrunot, che lavora per il quotidiano francese Le Figaro, la granata e' stata lanciata da oltre il muro di confine; e una fonte diplomatica gli ha riferito che si e' trattato di "un atto isolato" e che tra i feriti ci sarebbero un cittadino greco e una guardia saudita. La Francia ha "condannato fermamente" l'attacco "codardo e ingiustificabile" avvenuto durante la cerimonia in ricordo dell'armistizio della Prima guerra Mondiale tra la Germania e i Paesi alleati.
Francia ed Austria sono state teatro nelle ultime settimane di attacchi jihadisti legati alla pubblicazione delle caricature di Maometto. Il consolato americano a Gedda ha invitato i concittadini residenti nella citta' saudita a evitare la zona ed esercitare cautela nei luoghi pubblici. Oltre al console francese, che sarebbe stato il principale bersaglio dell'attentato di oggi, erano presenti "diversi diplomatici europei", stando a fonti diplomatiche francesi. Si tratterebbe del secondo attentato contro interessi francesi a Gedda dopo quello del 29 ottobre contro una guardia in servizio al Consolato, mentre la Francia continua ad essere nel mirino di attentati di integralisti islamici legati alla pubblicazione delle caricature di Maometto su Charlie Hebdo. Alla cerimonia nel cimitero di Gedda, teatro dell'attentato di stamattina che ha provocato diversi feriti, era presente anche il console italiano, Stefano Stucci, rimasto illeso. Lo si apprende da fonti della Farnesina.