Esteri
Disatro India: indice Pmi quasi azzerato. Il peggiore al mondo
Avviata la 'missione rimpatrio' di oltre 200.000 cittadini rimasti bloccati per la crisi da coronavirus
L'indice Pmi quasi si azzera
L'indice anticipatore Pmi servizi dell'India quasi si azzera ad aprile. Tutti i Paesi hanno visto ridursi i rispettivi Pmi a causa dei lockdown e delle chiusure di attività collegate al coronavirus, ma nessuno aveva mai fatto peggio dell'India. L'indice Pmi servizi, calcolato da Ihs Markit, scende a 5,4 ad aprile dai 49,3 punti di marzo. Sotto i 50 punti l'indice segnala una contrazione dell'economia e sopra questa soglia un'espansione. Secondo Ihs Markit, in India il 97% delle 400 aziende di servizi intervistate ha registrato un calo della produzione, sebbene il 90% abbia dichiarato di aver mantenuto il personale.
Pronta la colossale 'missione rimpatrio cittadini'
L'India si prepara a una delle più imponenti evacuazioni di massa degli ultimi anni: riportare a casa dall'estero almeno 200.000 concittadini rimasti bloccati per la crisi da coronavirus. La Vande Bharat Mission, un'operazione governativa via mare e terra che andrà avanti per una settimana con voli diretti in 12 diversi Paesi (dagli USA al Regno Unito dall'Arabia Saudita, a Singapore, Qatar, Malaysia). Potranno salire a bordo solo quelli che avranno pagato il biglietto e che mostreranno di non avere alcun sintomo e comunque al ritorno in patria saranno tutti controllati e messi in quarantena. Dalla fine di marzo, tutti i voli da e per l'estero sono bloccati in India, e questo ha bloccato diverse centinaia di migliaia di persone. Nei giorni scorsi erano partite due navi verso le Maldive e un'altra verso gli Emirati Arabi Uniti, dove vivono oltre 3 milioni di indiani (il 30% della popolazione dello stato del Golfo). Le ambasciate indiane stanno preparando gli elenchi dei "cittadini indiani in difficoltà". Il solo consolato di Dubai ha dichiarato di avere ricevuto circa 200.000 domande. Moltissimi sono, nei paesi del Golfo, i lavoratori a basso costo provenienti principalmente dall'India, dal Pakistan, dal Nepal e dallo Sri Lanka. La pandemia da nuovo coronavirus e il suo devastante impatto economico hanno creato una situazione di grave difficoltà, con molti lavoratori malati, disoccupati, non retribuiti e in balia di datori di lavoro a volte senza scrupoli. Prima di disporre il blocco aereo, l'India ha rimpatriato circa 2.500 indiani dalla Cina, dal Giappone, dall'Iran e dall'Italia.