Esteri

Russia Bielorussia, summit a Minsk. Il progetto riunificazione di Putin

Il progetto di unificazione tra Mosca e Minsk consentirebbe a Putin di restare al potere anche dopo il 2024

Nuovo vertice tra Russia e Bielorussia. A Minsk il primo ministro bielorusso Sergei Rumas ha ricevuto l'omologo russo Dmitrij Medvedev. Oltre alla cooperazione economica e commerciale, al centro del colloquio il processo d'integrazione fra i due paesi nell'ambito della cosiddetta Unione statale e altre questioni bilaterali. Secondo insistenti voci, infatti, a Mosca ci sarebbe un progetto di unificazione. 

Nelle scorse settimane Kommersant ha rivelato che le autorità di Russia e Bielorussia hanno raggiunto un'intesa per la creazione di un sistema doganale e di un mercato energetico comune entro il 2021. Non solo: ci sarebbe anche l'accordo per l'integrazione del settore bancario e di quello monetario. L'intesa, che sarebbe stata sottoscritta a inizio settembre all'interno del piano d'azione bilaterale annunciato dai due premier Medvedev e Rumas, prefigurerebbe un deciso cambio di passo nei rapporti tra Mosca e Minsk, in un nuovo sistema che assomiglierebbe secondo lo stesso Kommersant a quello di uno Stato federale. 

Insomma, qualcosa in più di una cooperazione tra diversi Stati e qualcosa in meno di un nuovo maxi Stato. Un obiettivo che però non sarebbe del tutto da escludere, nonostante la frenata del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha parlato di accordi semplicemente economici definendo "sacra" l'indipendenza di Minsk. Ma l'opzione sarebbe sul tavolo, con modalità e tempi da verificare. Ma c'è anche chi ritiene che in cambio di una forte autonomia Lukashenko potrebbe decidersi a fare il grande passo e appianare le tensioni degli ultimi anni, legate soprattutto alla questione energetica.

Allo studio delle due parti ci sarebbe anche un'integrazione di altri settori come quello giuridico, difensivo, educativo e sanitario. Se si dovesse andare a fondo non è da accantonare l'ipotesi che si possa davvero arrivare all'unificazione tra Russia e Bielorussia, più volte evocato da ambienti formali e informali di Mosca. Magari entro il 2024, anno nel quale si dovrebbero tenere le nuove elezioni presidenziali in Russia. Elezioni alle quali, stando alle regole attuali, Vladimir Putin non potrebbe presentarsi. L'unificazione tra Russia e Bielorussia e la creazione di una nuova entità statale, federale o confederale, potrebbe invece concedergli la possibilità di restare ancora una volta al Cremlino.