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ANBI, Vincenzi: "Serve risposta europea per il futuro delle risorse idriche"

di Redazione

Vincenzi (ANBI): "L'acqua si conferma un fondamentale asset geopolitico, che deve vedere una strategia comune"

In Valle d’Aosta, dove le temperature minime a quote basse hanno subito un aumento repentino fino a 5 gradi, la Dora Baltea registra un aumento di portata, mentre quella del torrente Lys diminuisce, pur mantenendo un flusso in alveo (mc/s 5,50) superiore a quanto si rileva abitualmente in questo periodo dell’anno. In Piemonte, la condizione del fiume Orco, nel canavese, ben fotografa il cambio di paradigma idrico, indotto dalle piogge: pur in leggero calo (come per la Stura di Lanzo), l’attuale portata si aggira sui 23 metri cubi al secondo, mentre un anno fa l’alveo era praticamente asciutto!

In Lombardia, una leggerissima decrescita è registrata anche dal fiume Adda, la cui condizione, pur notevolmente migliorata, stenta a ritornare sui livelli del passato. A calare sono anche i livelli di  Oglio e Serio, mentre una situazione migliore si registra per il Mincio. Lo stato delle riserve idriche regionali continua a migliorare ed attualmente lo scarto sulla media storica si è ridotto a -13,4%. In Liguria cresce il fiume Magra, mentre calano Vara, Entella ed Argentina.

In Veneto sono lievemente decrescenti i livelli del fiume Adige, la cui portata si aggira ora sui 213 metri cubi al secondo, mentre stabili sono Piave, Bacchiglione e Brenta; in calo è la Livenza. In Emilia-Romagna, dove la rotta del torrente Idice continua ad allagare la campagna bolognese fra Budrio e Molinella, torna a scarseggiare l’acqua nei bacini dei fiumi Enza e Reno, mentre Savio e Lamone, protagonisti dell’alluvione romagnola, tornano a livelli di portata in linea con le medie del periodo. Buona la performance della Trebbia, le cui portate si attestano ad un buon +51% sulla media mensile; anche la Secchia, nonostante un drastico calo dei flussi, mantiene un surplus d’acqua intorno all’82%.