Innovazione

Patto Bocconi, Vanvitelli e Stoà Alleanza contro la fuga dei cervelli dal Sud

Eduardo Cagnazzi

Competitività delle imprese, modernizzazione della Pubblica amministrazione e formazione, le tre leve per arginare l'esodo dei giovani verso il Centro-Nord

Il Sud si sta svuotando sempre di più dei suoi giovani. Un esodo silenzioso che ha interessato dal 2001 quasi un milione e ottocentomila giovani. Adesso c’è però un progetto per arginare questo fenomeno attraverso il miglioramento della competitività delle imprese, la modernizzazione della Pubblica amministrazione e la formazione. Tre fattori che possono allentare questo esodo dando speranze a diverse centinaia di laureati. Soprattutto campani. E’ infatti al via la partenership di Stoà - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d'Impresa, con l'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e con la Sda Bocconi School of Management. L’intesa è stata presentata a Napoli nel corso di un incontro al quale hanno preso parte Giuseppe Paolisso, rettore della Vanvitelli, Elio Borgonovi, docente senior dell'Università Bocconi e i vertici di Stoà,  il presidente Paolo Scudieri (nella foto il primo a destra) e l'amministratore delegato Enrico Cardillo (al centro).

Presentati per l'occasione il master in Direzione d'Impresa - Business Innovation, accreditato Asfor, giunto alla sua XXVIII edizione, e il nuovo corso di Alta formazione in Public Management, che si realizza con il contributo didattico e scientifico di Sda Bocconi School of Management. I nuovi percorsi formativi assicureranno agli allievi competenze in chiave 4.0, ma saranno anche titolo di valutazione per i concorsi pubblici. “Si dimostra così -ha spiegato Cardillo- che anche nel Mezzogiorno si fa buona formazione quando soggetti diversi e qualificati fanno sistema. L’alleanza tra le tre prestigiose istituzioni ha l'obiettivo di migliorare la competitività delle imprese e favorire la modernizzazione della Pubblica amministrazione”. Secondo il presidente Scudieri, “fare rete è la strada da seguire perché la Campania e il Mezzogiorno diventino un cluster attrattivo di talenti”.

Per il rettore Paolisso, “la qualità dell'offerta formativa e l'inserimento veloce sul mercato del lavoro a fine percorso sono la risposta migliore per contrastare l'emigrazione di tanti giovani che vanno fuori Regione per trovare eccellenti occasioni di formazione e successo sul mercato del lavoro”.

“Questa partnership -ha aggiunto Borgonovi- rappresenta una sfida incentrata sulla creatività e sulla condivisione delle competenze. L'alta formazione è indispensabile anche per rafforzare la trasparenza del mercato del lavoro”.