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Libri & Editori
Editoria, “A Natale libri in ripresa ma fondamentale il sostegno del governo”

“Le vendite a Natale sono andate bene e questo ci consente di sperare che il 2020 si chiuda sugli stessi livelli del 2019 per l’editoria di varia, ovvero romanzi, saggistica, libri per ragazzi nelle librerie, nei supermercati e negli store online – ha annunciato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Ricardo Franco Levi. Si tratta di un dato che conferma la ripresa del mercato del libro dopo il lockdown di marzo e aprile e che era già evidente nei numeri di luglio e settembre”.

“Questi dati – continua Levi - dovranno essere analizzati in dettaglio. E lo faremo il 29 gennaio in occasione della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri. Fin da ora possiamo dire che a questo risultato positivo hanno contribuito, insieme all’impegno e al coraggio degli editori e delle librerie, che hanno continuato il loro lavoro anche quando non c’era visibilità sull’immediato futuro, le importanti misure a favore del libro assunte dal governo e dal parlamento e prontamente attuate dall’amministrazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con grande efficienza”.

“Ci riferiamo al sostegno alla domanda tramite il rinnovo della 18App, agli acquisti speciali delle biblioteche, ai ristori concessi alle librerie e agli editori più colpiti dalla crisi, che hanno consentito loro di continuare a investire, alla scelta di considerare il libro come bene essenziale così da tenere aperte le librerie anche nei momenti più difficili, alla maggiore attenzione al tema della lettura, che rimane ancora una grande emergenza italiana”.

“Il panorama a cui assistiamo è complesso – anticipa Levi. Innanzitutto il dato positivo nasconde al suo interno performance molto diverse: il boom delle vendite online e la buona tenuta delle librerie di quartiere, ad esempio, si accompagna a una difficoltà delle librerie nei centri cittadini e nei centri commerciali e a quelle di catena. L’assenza di manifestazioni fieristiche ha privato alcuni editori di un importante canale di vendita e promozione. Alcuni settori, come l’editoria di arte e di turismo ma non solo, hanno subito grandissime perdite e tutti gli editori si trovano di fronte a sfide molto difficili”.

“Inoltre – conclude Levi - le soddisfacenti performance del libro si accompagnano alle perduranti difficoltà di altri settori culturali, a cui siamo naturalmente vicini. Come abbiamo sempre detto, i consumi culturali crescono assieme e quindi un impoverimento complessivo è, per noi, un dato di preoccupazione. In conclusione, questi dati incoraggiano gli editori ad affrontare un 2021 che si preannuncia comunque non facile e che, ci auguriamo, vedrà ancora il governo e il parlamento a sostegno della cultura e della lettura in Italia, perché non c’è ripresa economica che non passi attraverso la conoscenza. Quindi scuola, scuola e ancora scuola. Il grandissimo lavoro degli editori a sostegno dell’istruzione nella scuola e nella università in questa difficile stagione segnata dalla didattica a distanza e lo straordinario successo in un anno complicato di #ioleggoperché, il progetto di Aie a favore delle biblioteche scolastiche, sono la migliore conferma del nostro impegno”.

Editoria a governo: “Necessario finanziare le biblioteche anche nel 2021”

Conferma dei finanziamenti alle biblioteche pubbliche per gli acquisti nelle librerie a loro vicine, per far crescere la lettura in Italia e sostenere così l’intero mondo del libro. Lo chiedono in un appello congiunto a Governo e Parlamento l'Associazione italiana biblioteche (Aib), l'Associazione italiana editori (Aie) e l'Associazioni librai italiani (Ali).

“Chiediamo che, attraverso il decreto Milleproroghe ora all’esame del Parlamento – spiegano i presidenti Rosa Maiello, Ricardo Franco Levi e Paolo Ambrosini – si finanzi anche per il 2021 e si dia così continuità a una misura che ha rilanciato la lettura ed è stata accolta con estremo favore dai lettori e dall’industria del libro. Al punto che, sulla base del successo italiano, questo provvedimento è stato preso ad esempio in molti altri Paesi europei”.

Nel 2020 sono state assegnate alle biblioteche pubbliche italiane 30 milioni di euro, risorse prontamente utilizzate dal sistema bibliotecario nazionale per far crescere i loro cataloghi e rimettere in moto l’industria del libro. La misura anti-crisi era stata proposta da Aib, Aie E Ali lo scorso aprile e subito dopo adottata da governo e parlamento.

“Con questa misura è stato arricchito e reso ancora più efficace un virtuoso piano di sostegno alla lettura e al libro in Italia che sta dando i suoi frutti – concludono Maiello, Levi e Ambrosini – e che chiediamo non venga interrotto”.

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