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Akamai, crescono gli attacchi che puntano alle applicazioni web

Secondo il report di Akamai, il periodo dello shopping natalizio vedrà nuovi tipi di attacchi che sfruttano i dispositivi IoT e le piattaforme mobile

I dati emersi dal Rapporto sullo stato di Internet Q3 2017 – Security di Akamai Technologies, Inc. (NASDAQ: AKAM) mostrano una crescita significativa del numero di attacchi alle applicazioni web sia su base trimestrale che annuale. Inoltre, ulteriori analisi degli attacchi della botnet Mirai e del malware WireX suggeriscono che i cyber criminali potrebbero sfruttare dispositivi IoT e Android per creare futuri eserciti di botnet.

Secondo il report, il numero di attacchi alle applicazioni web nell'ultimo trimestre (Q3 2017) è aumentato complessivamente del 69% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q3 2016) e del 30% rispetto al trimestre precedente. Nell'ultimo anno, si è registrata una crescita del 217% negli attacchi lanciati dagli Stati Uniti, con un'impennata del 48% nell'ultimo trimestre rispetto a quello precedente.

Anche nel corso del terzo trimestre, gli attacchi SQL injection (SQLi) sono stati ampiamente utilizzati dai cyber criminali, contribuendo al notevole aumento degli attacchi alle applicazioni web. L'uso di questo vettore è infatti aumentato del 62% rispetto allo scorso anno e del 19% rispetto al trimestre precedente. La significativa crescita degli attacchi alle applicazioni web, specie gli attacchi “injection” come quelli SQLi, non dovrebbe sorprendere se si considera che l'ultima versione della OWASP Top 10 2017 pubblicata la scorsa settimana ha indicato l’“injection” (attacchi SQLi inclusi) come la principale vulnerabilità. Si tratta del primo aggiornamento significativo della OWASP Top 10 dal 2013, quando gli attacchi injection erano già al vertice della classifica.

Forse ancora più allarmanti sono i risultati dell'indagine che riguarda la botnet Mirai e che ha riscontrato l'introduzione del malware WireX. Sebbene più ridotta rispetto alla precedente, la famiglia di malware Mirai, che si avvale dei dispositivi IoT, è stata responsabile del maggiore attacco registrato nel Q3, a 109 Gbps. La costante attività della botnet Mirai, insieme all'introduzione di WireX, che prende il controllo dei dispositivi Android, evidenzia le ampie potenzialità delle nuove risorse a disposizione di un potenziale esercito botnet.

La possibilità di accedere facilmente a nodi scarsamente protetti e l'ampia disponibilità di codice sorgente ci fanno presupporre che gli attacchi basati su Mirai non spariranno a breve termine” ha commentato Martin McKeay, Senior Security Advocate e Senior Editor, Rapporto sullo stato di Internet - Security. “Ogni giorno, un esercito di nuovi criminali si affaccia sulla scena del cyber crimine. Inoltre, la vasta diffusione dei software Android e il boom dell'Internet of Things amplificano il rischio per le imprese, portando al massimo il livello di allerta”.

Altri dati salienti del Rapporto sullo stato di Internet Q3 2017 - Security di Akamai includono:

  • L'analisi dell'uso da parte delle botnet di tecniche di Fast Flux basate sul DNS ha dimostrato come l’uso delle informazioni DNS in rapido cambiamento aiuti i cyber criminali ostacolando il monitoraggio e l'interruzione di botnet e malware.
  • Il numero di attacchi DDoS nel Q3 è aumentato dell'8% su base trimestrale, con una crescita del 13% nella media di attacchi per obiettivo (36).
  • La Germania, che non figurava tra i primi cinque stati di origine degli attacchi DDoS nel trimestre precedente, ha raggiunto nel terzo trimestre il numero più alto di IP fonte di traffico nocivo
    (58.746), rappresentando il 22% del totale globale.
  • L'Egitto, che nello scorso trimestre si era posizionato al primo posto per il traffico di attacchi DDoS (44.198), è invece uscito dalla Top 5 nel Q3.
  • L'Australia è stata il terzo Paese più colpito dagli attacchi alle applicazioni web (19.115.151), mentre nel trimestre precedente era totalmente assente dalla Top 10.


Akamai prevede che i risultati del quarto trimestre saranno influenzati dalle festività natalizie e dai relativi aspetti emozionali e di spesa. I criminali sfrutteranno probabilmente la criticità che l'ultimo trimestre dell'anno rappresenta per i retailer, che saranno maggiormente disposti a pagare un riscatto a fronte della minaccia di un attacco durante il periodo dell’anno in cui se registra un picco di vendite.

“Secondo quanto emerso dalla nostra indagine, il codebase di Mirai è ancora in uso e in fase di ulteriore sviluppo” ha aggiunto McKeay. “Inoltre, i criminali riescono a nascondere sempre meglio le infrastrutture di comando e controllo, grazie a tecniche di Fast Flux basate su DNS. Non ci sorprenderebbe se, nel corso delle festività, assistessimo a nuovi attacchi basati su dispositivi IoT o piattaforme mobile”.

Il Rapporto sullo stato di Internet Q3 2017 - Security, insieme ad altri report più approfonditi, consente ad Akamai di descrivere dettagliatamente il panorama degli attacchi e dei tool nocivi in continua evoluzione, nonché di offrire tutte le informazioni per aiutare le organizzazioni a proteggersi.

Per scaricare una copia gratuita del Rapporto sullo stato di Internet Q3 2017 - Security, visitare la pagina https://www.akamai.com/it/it/our-thinking/state-of-the-internet-report. È possibile trovare i singoli dati, incluse le didascalie associate, qui.

Metodologia

Il Rapporto sullo stato di Internet Q3 2017 - Security di Akamai combina i dati sugli attacchi raccolti dall'intera infrastruttura globale di Akamai ed è frutto delle ricerche svolte dai vari team dell'azienda. Il rapporto si avvale dei dati raccolti dalla Akamai Intelligent Platform e fornisce un'analisi dell'attuale panorama delle minacce e della sicurezza sul cloud, nonché informazioni sulle tendenze degli attacchi. Il Rapporto sullo stato di Internet - Security è frutto della collaborazione di vari professionisti della sicurezza di Akamai, tra cui il team SIRT (Security Intelligence Response Team), la Threat Research Unit, i team Information Security e Custom Analytics.

Informazioni su Akamai

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