La Gabanelli criticata da Marcello Dettori di "Silenzi e falsità"
La Gabanelli e il concetto di "costo della verità giornalistica"
La vicenda del rapporto tra Milena Gabanelli e il Movimento Cinque Stelle è ormai un caso di studio.La giornalista di Report aveva infatti un rapporto storico con i pentastellati che hanno sempre riscontrato in lei quei caratteri di combattività nei confronti della legalità che sono stati e sono tutt’ora alla base dell’agire del Movimento stesso.
I Cinque Stelle riponevano così tanta fiducia nella giornalista da averla addirittura indicata, nelle “quirinarie”, come candidata per fare il Presidente della Repubblica. Ovviamente si trattava di una candidatura di bandiera, ma comunque significativa di una totale consonanza ideale e programmatica.
Successivamente sono girate voci di una possibile candidatura al Parlamento, peraltro declinate sempre dalla Gabanelli, con la motivazione “faccio un altro mestiere”.
È anche però vero che la Gabanelli ha anche preso posizioni critiche sul reddito di cittadinanza ed ancor prima aveva posto domande provocatorie: “Che fine fanno i proventi del blog di Grillo” e “quanto guadagna le Casaleggio e associati dalla pubblicità sul sito”. Qui la vicenda:
La Gabanelli, come si ricorderà, tramite Report è stata anche l’artefice della caduta mediatica e poi politica di Antonio Di Pietro.
Anche in quel caso essa veniva considerata una eroina della controinformazione da Italia dei Valori che, a tutti gli effetti, è stata la incubatrice del Movimento di Grillo.
In ogni caso un rapporto contrastato che ora si arricchisce di un nuovo tassello.
Il sito “Silenzi e falsità ha pubblicato l’altro ieri un post in cui viene criticata per un suo recente articolo sul Corriere della Sera -nella sua rubrica Dataroom- dal titolo: “Informazione online: il “tutto gratis” ha un prezzo altissimo”.
In questo articolo la giornalista mette in guardia dagli interessi nascosti -a suo dire-dietro l’informazione sul web e spezza una lancia a favore della garanzia di verità dei media tradizionali cartacei.
L’articolo sul sito controbatte che sono proprio i grandi giornali che non sono “completamente veritieri” e chiosa:
“Milena Gabanelli, capisco che hai avuto l’incarico di difendere la ditta. Ma, a proposito di verità, di chi stai parlando? Di chi sarebbe la verità che costa? A chi la dovremmo pagare? Al Corriere della Sera? A La Stampa? A La Repubblica? A chi? Se le vengono in mente altri particolarmente qualificati ce lo faccia sapere”.
Qui l’originale:
Il sito informativo è gestito da Marcello Dettori, fratello di Pietro Dettori che è l’uomo di Davide Casaleggio a Roma e che collabora con il premier Giuseppe Conte.
Si tratta di un sito molto seguito e pieno di informazioni interessanti e documentate fuori dal mainstream mediatico che offrono spunti di conoscenza e riflessione.
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