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Poste, un'app per fare meno fila allo sportello. Caio: "Digitale essenziale"
Poste Italiane ha presentato i progetti per la digitalizzazione. Un investimento da 300 milioni tra il 2015 e il 2020, che passa anche per un'app
"Non siamo qui a fare gadget ma a ridisegnare i progetti industriali e rendere la vita piu' semplice ai nostri clienti". E' quanto ha detto Francesco Caio, amministratore delegato di Poste Italiane, in occasione di una tavola rotonda sul processo di digitalizzazione del gruppo, sul quale verranno investiti 300 milioni nel periodo 2015-2020. "In tutti i nostri business - ha aggiunto il top manager - e' diventata essenziale la gestione dell'informazione che si puo' fare solo con il digitale". E oltre agli investimenti, ha sottolineato Caio, servono "modalita' di lavoro diverse", "ridefinire i processi aziendali". "Sono molto soddisfatto della strada fatta - ha detto ancora - sono fiducioso che stiamo andando nella giusta direzione e il fatto di avere milioni di clienti che hanno scaricato e, soprattutto usano, le 'app' e' incoraggiante. Va bene ma - ha concluso - c'e' ancora molto da fare".
L'obiettivo del gruppo, hanno spiegato i manager, e' "diventare il digital champion nazionale per il numero di clienti on line, qualita' della customer experience multi canale, livello di innovativita' di prodotti e servizi". E i numeri sui tre canali digitali (web, app e social network) sembrano giustificare questa ambizione: 8,4 milioni di visitatori medi al mese, oltre nove milioni di download delle 'app' Poste Italiane, su Facebook si registrano 296.000 follower di Poste e 112.00 per Postepay, su Twitter 84.000 follower di PosteSpedizioni e 35.000 per WebPoste.