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Rai: ok Cda al bilancio 2015, perdita sotto a 30 mln. Pasticcio Merlo

Francesco Merlo non sarà vice di Carlo Verdelli alla direzione editoriale della Rai

Rai: ok del Cda al bilancio 2015, perdita inferiore a 30 mln - Il Cda Rai ha approvato il bilancio consuntivo relativo all'esercizio 2015. La perdita e' inferiore ai 30 milioni di euro. A dare notizia dell'ok al consuntivo - senza fornire pero' cifre - e' stato lo steso direttore generale di viale Mazzini, Antonio Campo Dall'Orto, in commissione di Vigilanza dove e' audito sulle Linee guida del Piano strategico Rai 2016-2018. Il dg ha detto che nel 2015 "si e' riusciti nell'obiettivo di contenere la perdita grazie a due elementi: il controllo dei costi e una risalita degli introiti della pubblicita' nell'ultimo trimestre grazie alla politica Rai che ha portato verso l'alto il prezzo della nostra offerta ed anche a una crescita del mercato". Campo Dall'Orto ha parlato anche del canone Rai, rilevando che sono 15,5 milioni i paganti, mentre l'evasione coinvolge il 27% delle famiglie italiane.

Nella nota ufficiale della Rai riferita al bilancio 2015 e' quindi dettagliato che la perdita e' di 25,6 milioni di euro, indicata "in netta diminuzione rispetto a quella del 2014 (175,8 milioni di euro) rideterminata applicando i principi contabili internazionali, e risulta sostanzialmente in linea con quanto previsto nel budget". I ricavi ammontano complessivamente a 2.493,1 milioni di euro (2.489,2 milioni nel 2014), "sostanzialmente allineati" rispetto al passato esercizio e sono costituiti da canoni per 1.637,5 milioni di euro, da pubblicita' per 658,8 milioni e da altri ricavi per 196,8 milioni. I ricavi da canone, in considerazione della diversa incidenza dei provvedimenti legislativi intervenuti in materia nel corso del 2014 e del 2015, si incrementano di 49,4 milioni di euro. I ricavi pubblicitari si riducono per circa quasi 15 milioni di euro; senza tener conto dei ricavi legati ai grandi eventi sportivi che avevano caratterizzato l'esercizio 2014, "la performance nel segmento televisivo (+2,5%) e' risultata superiore a quella del mercato (+0,7%)". I costi operativi si riducono di 107,6 milioni (-5,2%), passando da 2.073,2 milioni di euro a 1.965,6 milioni, in gran parte per l'assenza, negli esercizi dispari, di grandi eventi sportivi il cui impatto nel 2014 e' stato pari a 94,6 milioni. Per effetto della riduzione di ammortamenti e svalutazioni, il risultato operativo consolidato evidenzia, rispetto all'esercizio precedente, un miglioramento di 141,2 milioni che, a livello di risultato netto, cresce a 150,2 milioni, anche per effetto della riduzione degli interessi passivi grazie all'emissione, avvenuta nel corso del 2015, del prestito obbligazionario 2015-2020 per 350 milioni, destinato ad investitori istituzionali, "il cui successo e' testimonianza della solidita' e dell'affidabilita' della Rai. 

Una scelta, quest'ultima, dettata dalla necessita' di consolidare le fonti di finanziamento a medio-lungo termine". Quanto alla posizione finanziaria netta di Gruppo, a fine esercizio si attesta a -362,4 milioni di euro. Il bilancio d'esercizio 2015 della Capogruppo si chiude con una perdita di 46 milioni di euro, "in sensibile riduzione rispetto al risultato dell'esercizio 2014, anch'esso rideterminato applicando i principi contabili internazionali". Il risultato d'esercizio raggiunto quest'anno - dichiara Campo Dall'Orto - "conferma la capacita' della Rai di gestire la propria attivita' con criteri economici e garantendo nel contempo, attraverso un adeguato volume di investimenti, una elevata qualita' dei suoi contenuti. Ora dobbiamo cogliere la sfida del piano industriale, recentemente approvato all'unanimita' dal Consiglio di amministrazione e che punta a trasformare la Rai in una moderna ed efficiente Media Company: e' un lavoro che abbiamo cominciato mesi fa e che potra' essere portato a termine soprattutto grazie al grande valore professionale di tutti i dipendenti. La Rai - conclude il dg di viale Mazzini - dimostrera' in questo modo di saper svolgere pienamente il proprio ruolo di Servizio Pubblico, meritando cosi' le risorse messe a disposizione tramite il canone". Lo stato di salute finanziario del Gruppo di viale Mazzini sara' quindi sottoposto alla deliberazione dell'assemblea ordinaria degli azionisti che sara' convocata all'inizio di giugno. Il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato sono stati redatti - per la prima volta - in base ai principi contabili internazionali IFRS adottati in conseguenza dell'emissione, avvenuta nel corso dell'esercizio 2015, del prestito obbligazionario non convertibile oggetto di quotazione presso l'Irish Stock Exchange (ISE)

Rai, che pasticcio: Merlo verso una collaborazione esterna - Francesco Merlo non sarà vice di Carlo Verdelli alla direzione editoriale della Rai. Sarebbe questa la direzione che il dg Antonio Campo Dall'Orto avrebbe preso dopo una riunione con i consiglieri di viale Mazzini.

La proposta di nomina aveva incastrato la Rai. Da una parte l'esposto presentato dall'Usigrai alla Corte dei Conti e all'Autorità anticorruzione per un eccessivo uso di professionisti esterni all'azienda nei ruoli apicali. Dall'altro il divieto di stipendiare un lavoratore in pensione (come Merlo). Una regola, sfuggita e costata già il posto al direttore delle Risorse umane Valerio Fiorespino. In attesa di schiarite, i punti fermi sono pochi. Merlo dovrebbe andare verso una collaborazione, senza ruoli dirigenziali. Una toppa al pasticcio che sa più di risarcimento che altro. Anche perché la struttura voluta fa Verdelli, con i vice a costituire una task force editoriale, è al momento sospesa. Per il primo passo falso ha pagato Fiorespino (altro punto interrogativo, visto che non è ancora chiaro se lascerà l'azienda). La Rai e Campo Dall'Orto non se ne possono permettersi un secondo.