Medicina

Caffè prima di dormire: fa male o rovina il sonno? Ecco la verità

Caffè prima di dormire rovina il sonno? Falso mito o verità? La risposta degli esperti

Bere caffè prima di dormire fa male? Danneggia il sonno? La verità. Ecco cosa succede al corpo

Molti sono convinti che bere caffè prima di dormire rovini il sonno. Un recente studio americano ha rilevato invece che la caffeina non ha effetti sul riposo.

Pensare che il caffè faccia stare svegli sembra dunque essere un falso mito. Secondo la ricerca il caffè aiuterebbe a dormire.

Il caffè non fa dormire: falso mito, lo studio ha rivelato che…

Dallo studio condotto dalla Florida Atlantic University e della Harvard Medical School è emersa una novità sulle proprietà del caffè. Dopo aver monitorato per 5.164 giorni e notti 785 persone, i ricercatori hanno scoperto che non è vero che il caffè non fa dormire.

Bere caffè prima di dormire ci fa sentire più energici al risveglio

I ricercatori della Loughborough University hanno rilevato che bere caffè prima di dormire fa sentire più energici al risceglio. Questo fenomeno e stato chiamato “coffee nap”, ossia pisolino da caffè e avrebbe alla sua base l’adenosina, un composto chimico che induce il sonno.

Il caffè agisce sull’adenosina, inibendola, ma solo dopo 20 minuti. Addormentandosi subito dopo aver bevuto caffè, ci si può risvegliare con più energia di prima grazie all’azione del composto.

Per dormire bene il caffè non è indicato in alcuni casi

Per evitare questo effetto inibitorio del caffè sulla adenosina bisognerebbe interrompere il consumo di caffè a partire da un certo orario. Il dottor Andrew Rochford consiglia di non bere più caffè dopo le 14.

Perché il caffè fa soffrire alcune persone di insonnia

Alcune persone affermano di non poter bere il caffè altrimenti non riescono a dormire. Numerosi studi hanno rilevato che il caffè crea problemi con il sonno alle persone che lo metabolizzano in tempi più lunghi rispetto alle altre. Alcuni eliminano la caffeina in modo più lento rispetto ad altri.

Il caffè decaffeinato è un’alternativa valida per contrastare l’azione della caffeina?

Mentre inizialmente il caffè decaffeinato aveva entusiasmato tutti coloro i quali non volevano rinunciare all’aroma della bevanda, ma desideravano ridurre la caffeina, ora è al centro del mirino. Il caffè decaffeinato potrebbe essere pericoloso per il cuore e per la salute in generale, a causa soprattutto del processo di estrazione della caffeina. Numerosi siti mettono in evidenza la scarsa sicurezza dei metodi utilizzati nel procedimento di estrazione: sarebbero usati agenti chimici cancerogeni che non scomparirebbero anche se durante la tostatura vengono sottoposti a temperature elevate.

Caffè decaffeinato contiene o no caffeina?

Sembra che nessun procedimento sia in grado di eliminare completamente la caffeina. Di conseguenza, seppur in quantità inferiore rispetto al caffè classico, anche quello decaffeinato la contiene. Inoltre questo tipo di caffè è soggetto al deterioramento. Anche se si tratta di quantità di caffeina minime, il caffè decaffeinato non dovrebbe essere assunto in caso di problemi cardiovascolari.

Caffè decaffeinato fa male? Parla l’esperto

“Il caffè decaffeinato non fa male e non si corre nessun rischio a berlo” ha spiegato a “Il giornale del cibo” il professor Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione dell’Università di Bologna, proseguendo: “Il metodo di decaffeinizzazione oggi più diffuso è quello dell’anidride carbonica, che è assolutamente sicuro. Tuttavia, il decaffeinato non è altro che un escamotage per assecondare le nostre abitudini e il piacere sensoriale. In questo senso, la nutrizione viene in secondo piano”. Il professore ha poi concluso: “Togliere la caffeina significa perdere anche le sue proprietà positive. Potremmo dire che questa sostanza è di fatto la parte migliore del caffè. Nell’uso comune, peraltro, è spesso la ragione stessa del consumo della bevanda. Privare il caffè dalla caffeina significa che della bevanda rimane soltanto il gusto. Da un punto di vista estremamente razionale, quindi, per evitare l’effetto stimolante si potrebbe anche fare a meno del caffè”.

Caffe decaffeinato: quanto berne al giorno, quantità consigliata

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha indicato come dose giornaliera consigliata di caffeina massimo 400 milligrammi. La quantità corrisponde a circa 4 o 5 tazzine di caffè espresso. Anche se il caffè decaffeinato contiene meno caffeina rispetto a quello normale, gli esperti consigliano di non eccedere nel consumo della bevanda, prevedendo lo stesso numero di tazzine.

Caffè decaffeinato controindicazioni: a chi è sconsigliato

Le controindicazioni del caffè decaffeinato sono le stesse del caffè normale. È dunque sconsigliato a chi soffre di gastrite, reflusso gastrico ed è intollerante alla caffeina, perché la sostanza non è completamente assente.