Medicina

Coronavirus, in pericolo gli squali cacciati per produrre il vaccino

di Daniele Rosa

Una sostanza del loro fegato usata da Big Pharma come coadiuvante

Il Coronavirus non solo ha messo nei guai l’umanità ma sta creando problemi ad una particolare categoria di animali, gli squali.

E tutto questo perchè gli squali producono nell’olio del loro fegato una sostanza, chiamato in spagnolo ‘ escualeno’ che serve come coadiuvante nella produzione del vaccino anti Covid-19.E ne serviranno milioni di tonnellate per quello che tante farmaceutiche stanno cercando di realizzare nel più breve tempo possibile. 

'Per avere una tonnellata di questa sostanza sembrerebbe necessario ammazzare qualcosa come 2500 o 3000 squali’ conferma la direttrice di ’Shark Allies’, Stefanie Brendl, l’Organizzazione che ha avvertito del nuovo rischio incombente sulla specie. 

Secondo la Brendl, esistono altre fonti per produrre questa sostanza senza sterminare una specie di animali indispensabile alla salute degli oceani.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha comunicato che al momento sono 34 i vaccini in fase di valutazione clinica nel mondo e 142 sono in una fase di sperimentazione.

Tra questi vaccini ben 17 utilizzano coadiuvanti e 5 contengono l’escualeno di squalo.

Secondo ‘Shark Allies’ questo composto organico, solitamente usato nell’industria cosmetica, si puo’ ottenere anche da piante e batteri e non solo dai pesci.

‘Le compagnie farmaceutiche-accusa la Brenda-pensano solo in termini economici e si sono accorte che estrarre la sostanza dagli squali, soprattutto nei Paesi asiatici che la commercializzano, è più economico delle alternative. Ma per la natura e l’umanità questo risparmio fatto dalle Big Pharma costerà molto’. Sfruttare questa sostanza per l’industria cosmetica era già molto pericoloso per la popolazione degli squali ma ora l’utilizzo per i vaccini è , secondo l’Organizzazione ambientalista, esempio di 'una visione corta e dai risultati imprevedibili soprattutto nel momento in cui esistono alternative che non mettono in pericolo questi animali già minacciati per altri motivi’.

Sulla propria piattaforma Change.org l’Organizzazione ha iniziato una raccolta firma a livello mondiale per una petizione rivolta a Stati Uniti,Unione Europea, Cina e Regno Unito e all’industria farmaceutica in generale. Fino ad ora sono state raccolte 27000 firme per appoggiare la causa di evitare di produrre la sostanza attraverso gli squali quando esistono alternative meno dannose all’ambiente.

‘L’escualeno di squalo -conferma la Direttrice-non è una sostanza magica o unica. La struttura chimica (C30H50) del composto ottenuto dall’olio di fegato di squalo è assolutamente identica a diverse alternative non animali e la sua efficacia sul vaccino, quindi, dovrebbe essere uguale’.

Un esempio di queste alternative lo dà un’impresa californiana che produce la sostanza direttamente dalla canna da zucchero e garantisce di poter realizzare, con questo sistema, oltre 1000 milioni di dosi di vaccino in un mese. 

Già in alcuni farmaci per la febbre come il Fluad  e il Chiron si usa l’escualeno ( 10 milligrammi per dose).

E’ da molto tempo, purtroppo, che la popolazione degli squali è cacciata per le pinne, per la carne e per il fegato, ricco di molte proprietà, ma ora se esplodesse anche questa nuova attenzione per i vaccini, la vita degli squali e quindi l’equilibrio stesso dei mari potrebbero essere messi in grandissimo pericolo.