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Morto il pentito Antonino Filocamo. Klaus Davi: “Non credo al suicidio”
Il massmediologo e il collaboratore di giustizia si sarebbero dovuti incontrare a breve
Il collaboratore di giustizia Antonino Filocamo, 33 anni, è stato trovato morto dalle forze dell’ordine nell’appartamento nel centro di Lecce dove era sotto protezione. I familiari non avevano notizie di lui da alcune ore. Il corpo di Filocamo era riverso a terra, e al momento l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio. Il medico legale sembra non aver riscontrato alcun segno di violenza sul corpo dell'uomo.
Subito Klaus Davi che da diverso tempo si occupa di mafie, ha postato il suo pensiero. “Apprendo con incredulità la notizia della morte del pentito Filocamo. Suicidio? Lo escludo nella maniera più assoluta. Avremmo dovuto incontrarci a breve, forse già settimana prossima. Ci siamo sentiti e scritti venerdì e ci siamo ripromessi che ci saremmo visti. Non era depresso, non aveva nessuna intenzione di suicidarsi. Adorava la sua bambina”.
La dichiarazione di Klaus Davi giornalista e massmediologo continua: “Lo hanno mandato a Lecce il regno dei Tornese che sono pappa e ciccia con i ‘Riggitani’ con la potentissima Ndrangheta di Reggio. Ho documentato i viaggi di Giorgino De Stefano in Puglia e i suoi incontri con esponenti della Sacra Corona Unita a Milano. Stare a Lecce è come stare ad Archi, poco ci manca. Come piazza non è proprio l'ideale. Non dico che l’hanno mandato a morire, ma insomma Lecce non è proprio il luogo ideale. No, qualcosa non torna.
Davi fu contattato da Filocamo venerdì dopo la puntata di ‘Fatti e Misfatti’ cui aveva partecipato come ospite di Paolo Liguori. “Gli era piaciuta la puntata e l’avevamo commentata insieme. Eravamo rimasti d'accordo di vederci a breve. Sulla sua pagina Facebook Davi posta l'ultimo messaggio di Filocamo. “Grande Klaus sei il numero 1”, inviato dal 33enne al giornalista dopo la puntata di ‘Fatti e Misfatti’ dedicata alla ‘Ndrangheta andata in onda venerdì alle 13.30 sulle reti Mediaset,