Rally Germania, un rally impegnativo per il Team Citroen
Le due Citroen C3 WRC di Craig Breen e Scott Martin, e Mads Ostberg e Torstein Eriksen, reduci dal'ottima prestazione del Rally Finlandia di metà luglio. A parte, ma non troppo poiché si tratta del Progetto dell’anno, la C3 R5 che torna sull’asfalto dopo il debutto del Corsica, ed è affidata ancora agli Equipaggi Stephane Lefebvre-Gabin Moreau, Yoann Bonato-Benjamin Boulloud e, Simone Tempestini-Sergiu Itu, vincitori del Citroen Ultimate Challenge 2017. Era nei patti, il premio.
Dall’altra parte il 36° Rally ADAC Germania, un evento speciale e “diverso”, dunque da prendere con la massima attenzione per le sue numerose e ciniche variabili. Intanto è asfalto, 9a Prova del Mondiale 2018, e ci si torna dopo il Corsica di Aprile e dopo quattro Prove consecutive su terra. Poi è asfalto su differenti tipi di strade. Da strette e tortuose a micidiali e lastricate con quei micidiali “bordi” di cemento, è il caso delle Speciali tracciate all’interno della Baumholder, la base militare di allenamento dei carrarmati. Rally spettacolare e scenografico, che richiede la massima precisione e una perfetta gestione di Gara.
Prima tappa sofferta all’insegna dell’eccessiva prudenza. Shakedown e Super Special Stage nella “media”, Breen 10° e 7°, Ostberg decimo e solo ventesimo nella Prova Spettacolo per un improvviso calo di potenza. In tutto due chilometri soltanto di Corsa, è inutile scaldarsi troppo. Al Power Stage di domenica ancora 17 Speciali, 1.200 KM di Rally e poco meno di 350 cronometrati. E poi è venerdì 17, per chi è sensibile.
La prima giornata di Gara non si discosta troppo dalle premesse. C’è troppa attenzione e qualche intoppo. Ostberg, per esempio, accusa ancora il misterioso, intermittente taglio di potenza, e la corta esperienza alla guida della C3 WRC non gli permette di essere troppo disinvolto nell’affrontare i tornantini da freno a mano, un incubo in Germania. Il norvegese naviga attorno ai limiti della top 10.
Meglio Craig Breen e Scott Martin, seppure altrettanto circospetti nel primo giro e non completamente soddisfatti del secondo. Alle prese con tratti di strada improvvisamente bagnati e con le note del road book riferite a strade umide. Ne risente il ritmo, non all’altezza del feeling con la Macchina, e l’ottavo posto al termine della prima tappa è scaramanticamente un venerdì 17 in archivio.
Venerdì 17 anche per Stephane Lefebvre, decimo in WRC2 nonostante una bella serie di podi, la cui corsa con la C3 R5 è condizionata da una foratura nel corso della terza Speciale. Meglio Yoann Bonato e Benjamin Bolloud, secondi al termine della prima Tappa.