Politica
Lucia Annunziata alle Europee: ecco perché ha lasciato la Rai
La pasionaria rossa, prima del "gran gesto" di abbandonare la conduzione di Mezz’ora in più, aveva già in mente Bruxelles. Il caso
Occorreva lasciarne uno/una a Viale Mazzini e la scelta è ricaduta sul più debole e cioè Marco Damilano a cui, come “Panda Rosso”, è restata la conduzione de “Il cavallo e la Torre” nel baluardo di Rai 2, mentre la furba Annunziata volgeva prontamente le vele verso Bruxelles e i suoi lautissimi stipendi. Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, ha dichiarato: “Chi l’avrebbe mai detto? Lucia Annunziata candidata con il PD? Con la sua imparzialità, scevra di qualsiasi spirito di parte, sempre serena ed equilibrata, davvero non si poteva capire se fosse di destra o di sinistra!".
Del resto la pasionaria è in buona compagnia perché girano anche i nomi dell’ingombrante Stefano Bonaccini che la Schlein vuole togliersi di torno, che è anche presidente della Regione Emilia – Romagna e del partito, Dario Nardella sindaco di Firenze e Giorgio Gori sindaco di Bergamo.
Insomma una bella imbarcata che la ghiotta opportunità europea offre a tutti. Certo che la vicenda dell’Annunziata dovrebbe far riflettere come sia possibile che giornalisti così apertamente schierati nel servizio pubblico pagati con i soldi di tutti siano poi candidati per un partito. Che l’Annunziata fosse schierata nessuno lo ha mai messo in dubbio ma proprio per questo andava allontanata per tempo da Viale Mazzini perché o si fa servizio pubblico indipendente oppure si va nel privato a combattere in prima linea con forze ridotte. Troppo facile la scappatoia delle ostriche e dello champagne belga quando le cose si mettono male.