Politica

Boccia a Rousseau: non parlate politichese. Vi sfido con algoritmi trasparenti

Siamo un altro Pd. No ai conflitti di interesse


"Cara Rousseau, non parlare politichese. Ti sfido con algoritmi trasparenti. L’Associazione Rousseau ringrazia me per l’attenzione e io ringrazio loro per la lunga risposta a una sfida che era e resta culturale. Non mi sarei mai aspettato però una risposta in politichese. Ho dichiarato in una lunga diretta Facebook sul giornale online Affari Italiani che il 15 dicembre a Roma smonteremo e rimonteremo la piattaforma Rousseau per dimostrare le differenze tra noi e loro durante l’hackathon per il Pd organizzata dai miei sostenitori per il congresso. Lo confermo.

A Gianroberto Casaleggio e a chi ha proseguito il suo lavoro ho sempre dato atto pubblicamente e politicamente di aver innovato e rivoluzionato la politica italiana attraverso l’utilizzo della rete. Una rottura simile c’era stata 20 anni prima con Berlusconi e l’utilizzo delle tv commerciali. Oggi come allora il nodo non è solo l’innovazione sempre legata alla trasformazione stessa della società, ma il rapporto tra politica, raccolta del consenso e democrazia. La sinistra non aveva capito la portata della rivoluzione digitale così come non aveva capito l’incidenza sulla società delle tv commerciali negli anni novanta. Allora come oggi il nodo centrale a cui la politica dovrà rispondere senza le stesse debolezze è: il conflitto di interessi tra chi incide sulla politica e attraverso la politica può incidere sulle attività economiche.

Mi sarei aspettato una risposta di merito, invece Rousseau come un politico navigato risponde parlando di condannati da non candidare, di stipendi e rimborsi.

Io, invece, avrei voluto una risposta sugli algoritmi di voto, sul loro concetto astratto di trasparenza, sul codice sorgente e su tante altre cose di cui parleremo il 15 dicembre a Roma alle Officine Farneto per un vero e proprio Hackaton per il Pd. Metteremo in discussione il nostro vecchio concetto di partecipazione del PD e spiegheremo perché l’approccio Russeau non è la strada da seguire.

Ogni sviluppatore software potrà scaricare e visionare il nostro codice del sistema, cosa che oggi è vietata per Rousseau. In piena filosofia open-source, apriremo alle contribuzioni esterne e a chiunque potrà implementare e proporre nuove funzionalità da integrare al sistema.

I militanti non saranno dei semplici utilizzatori di un mezzo ma contribuiranno, in maniera totalmente democratica, al miglioramento dello stesso.

Mai più commentifici e votazioni di dubbia validità. Ma un'esperienza utente inedita che riscriverà il modo di collaborare online nei processi ideativi e decisionali.

Il PD, come una startup, ricomincia da zero ma dicendo anche la verità su Rousseau.

Ps: dietro il Pd ci sono sempre gli iscritti e, in questo caso, vi risponde l’iscritto Francesco Boccia. Dietro Rousseau chi c’è? Casaleggio? Bene, non è più semplice firmarsi e dirlo? Buon lavoro e arrivederci al 15 dicembre sull’asse Roma-Napoli". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, risponde su Facebook al post di Rousseau sul Blog delle stelle.