Politica
Campidoglio, la Cirinnà sfida la Raggi: “Il Pd è fermo, mi candido a sindaca”

La senatrice Cirrinà annuncia la sua candidatura per le elezioni di Roma 2021. "Il Pd è fermo e io sono una donna libera fuori dalle correnti"
"Siccome stanno tutti fermi, dicono fino alle regionali, ma poi verranno i giorni per attutire i colpi e i contraccolpi, poi quelli della riflessione, infine chissà che altro, io venerdì parto per un giro d’ascolto della città. Da Garbatella, con il presidente del municipio Amedeo Ciaccheri, che coagula mondi di sinistra fuori dal Pd". Così in un'intervista a La Repubblica la senatrice Monica Cirinnà che ha deciso di candidarsi alle primarie del centrosinistra per la carica di sindaco a Roma.
"Sono una donna libera e come tale intendo correre alle primarie, se ci saranno, per mettere al servizio di Roma 20 anni trascorsi in consiglio comunale e 7 in Senato - spiega -. Io non cerco poltrone né uno stipendio. Trovo anzi pericolosa la spasmodica caccia fatta nelle segrete stanze al candidato magico, che qualcuno chiama di prima fascia, ritenendo possa essere l’unto dal Signore".
Cirinnà ammette di sentirsi "la strega cattiva" e afferma: "I giochi di palazzo non mi piacciono, i caminetti nemmeno, perciò sarò scomoda per qualcuno perché non sono di nessuno. Ma finalmente si potrà fare qualcosa fuori dalle correnti. E con un regolamento preciso: non è che sarà possibile candidare chiunque". Le parole d'ordine? "Tre grandi temi. Manutenzione e rigenerazione. Lavoro e sviluppo".