Politica

Lega, Salvini segretario fino al 2029: “Io al Viminale? Parlerò con Meloni. Vogliamo tornare i primi della coalizione”. Video

Meloni: "Pancia a terra fino a fine legislatura". Vannacci si tessera e diventerà il quarto vice-segretario

di redazione

Congresso Lega a Firenze, Marine Le Pen: "Noi come Martin Luther King”
 

Matteo Salvini è stato confermato segretario della Lega, in carica fino al 2029. L'ha deciso il congresso federale del partito approvando, per acclamazione, la sua candidatura, l'unica presentata. L'esito del voto è stato accolto dagli applausi dei leghisti tutti in piedi, riuniti nella Fortezza da Basso per il congresso. Per effetto del nuovo statuto approvato sabato, il suo mandato si allunga di dodici mesi e quindi durerà 4 anni. Salvini è stato eletto per la prima volta nel 2013 e per lui è la terza conferma.

Congresso della Lega a Firenze, il tema chiave è il ritorno di Matteo Salvini alla guida del ministero dell'Interno. Se sabato erano stati i due capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, a rilanciare l'ipotesi oggi ci ha pensato direttamente lo stesso vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: “Io al Viminale? Matteo Piantedosi è un amico ed è un ottimo ministro. Questo è un congresso di partito. È mio dovere ascoltare quello che i sindaci e gli elettori ci chiedono" e di quello che mi chiedete "con serenità parlerò sia con lui che con Giorgia Meloni. Sono a disposizione dell'Italia e della Lega", dice dal palco di Firenze chiudendo il secondo giorno di congresso della Lega alla fortezza da Basso, quello in cui viene incoronato per la terza volta segretario del Carroccio, senza sfidanti. Il prossimo obiettivo della Lega: “Siamo i secondi della coalizione, vogliamo tornare i primi, a tirare il gruppo. È chiaro".

I PUNTI CHIAVE DEL DISCORSO DI SALVINI AL CONGRESSO DELLA LEGA A FIRENZE

"Occorre dialogare con gli Stati uniti, non possiamo fare la guerra, non è nostro interesse nazionale litigare con gli Usa. I controdazi raddoppierebbero i problemi per le aziende italiane. Chi parla di guerra commerciale è nemico degli italiani, non ci sono trumpiani ma italiani che ragionano". 

"Il tema della guerra e della pace è dirimente, è alla base. Al di là delle Borse che salgono e scendono, diciamo 'calma'. La Lega ha diritto e dovere di proteggere i confini, i risparmi, il lavoro, la casa, le auto. Andremo a vedere tra qualche settimana. E' una mia supposizione, magari sbaglierò. Però chi sta vendendo in borsa in questi giorni? Andiamo a guardare quali listini e aziende scendono o salgono. La Borsa era arrivata a massimi storici e c'è chi aspettava la scusa per andare all'incasso. Il nostro dovere è proteggere i piccoli risparmiatori imprenditori, artigiani". 

Il Green deal è "quello il mega dazio, è a Bruxelles il problema per le nostre imprese, è lì che bisogna usare la motosega di Milei (il presidente dell'Argentina, ndr) e bisogna sfoltire".

"Non esiste una guerra giusta, chi sceglie la Lega sceglie la pace, senza se e senza ma".

"Non possiamo essere sempre d'accordo tra noi e dire che il segretario ha sempre ragione. Ma mettiamoci in gioco, abbiamo passato un deserto complicato, voi avete scelto." Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, dal palco del congresso della Lega in corso a Firenze. E a chi dalla platea ha urlato 'Bravo Matteo', ha risposto: "Ammesso e concesso che io sia bravo, Matteo non sarebbe nulla se non ci fosse un popolo che marcia e cammina con lui. I singoli non vanno da nessuna parte".

Matteo Salvini rende omaggio a Silvio Berlusconi definendolo "un uomo di pace che costruiva ponti e avvicinava popoli e culture". Il segretario della Lega l'ha detto dal palco del congresso del suo partito, mostrando la foto di Pratica di Mare - proiettata sul maxischermo - ossia la stretta di mano tra Berlusconi, il presidente americano George Bush e quello russo Vladimir Putin. Salvini ha precisato: "Il grande è quello in mezzo" alludendo al Cavaliere che è al centro tra i due leader. E ha aggiunto: "Grazie Silvio per quello che hai fatto e hai lasciato. Vediamo insieme agli altri di portarlo avanti".


IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI MATTEO SALVINI AL CONGRESSO DELLA LEGA
 

 

Nella mattinata di domenica i videomessaggi dei big sovranisti europei. La prima ospite straniera è stata Marine Le Pen, in videocollegamento, presentata dal segretario leghista come "un'altra sorpresa", dedicandole "l'abbraccio di Firenze e di tutto il popolo della Lega". "Sai benissimo quello che sto vivendo perché lo hai vissuto anche tu. Sai gli attacchi che vengono oggi perpetrati dalla giustizia contro i dirigenti" che proteggono gli interessi del Paese – dice Le Pen – Questo attacco è molto violento contro tutto il popolo francese", ha aggiunto, accolta dagli applausi della platea. 

"La violenza di questa condanna è basata su una violazione per il fatto che noi contestavamo le istituzioni europee. Quindi si tratta di un esercizio della nostra sovranità e del diritto all'autodeterminazione. Ma la nostra lotta sarà come la tua, pacifica e democratica e l'esempio viene da Martin Luther King. Sono i diritti civili e civici a essere mesi in discussione, non siamo i sovranisti dei cittadini di serie B" e quindi "dobbiamo essere trattati come cittadini di serie A", ha detto la presidente del Rassemblement National. Le Pen ha poi ringraziato la platea che l'ha applaudita dicendo: "Il vostro sostegno mi commuove ed emoziona". Salvini l'ha salutata così: "Buona vita, Marine, buona battaglia e coraggio".

In scaletta anche un video di Viktor Orbán: “Siete stati messi in silenzio con metodi peggiori della dittatura comunista, ma caro Matteo bisogna fare sacrifici per proteggere i cittadini, qui in Ungheria ti siamo grati. Hai rischiato la tua libertà per proteggere gli italiani. Siamo orgogliosi di combattere al tuo fianco”, il messaggio del primo ministro dell'Ungheria e presidente di Fidesz. Tra gli altri sovranisti, anche l’olandese Geert Wilders (“È un grande onore essere un vostro amico. Non c'è dubbio: se fossi italiano sarei un uomo della Lega. Siamo in un mondo pericoloso e la Lega è ancora più necessaria”) e lo spagnolo Santiago Abascal. "Ci siamo alleati contro l'immigrazione illegale, la perdita di identità, contro chi calpesta la democrazia, come hanno fatto con Salvini, in Romania e recentemente in Francia, contro la nostra cara e amata Marine Le Pen, che sarà la prossima presidente di Francia. Subiamo molti attacchi", dice nel suo intervento il presidente di Vox e del partito Patrioti per l'Europa.

VANNACCI QUARTO VICE-SEGRETARIO DELLA LEGA, HA PRESO LA TESSERA DELLA LEGA - "Sono orgoglioso di salutare un eurodeputato a cui consegno la tessera del partito". Così Matteo Salvini ha chiamato sul palco del congresso della Lega il generale Roberto Vannacci. "Questa è la migliore risposta alle ansie e ai turbamenti di tanti retroscenisti, siamo qui e andremo lontano", ha aggiunto Salvini prima di cedere il microfono a Vannacci. Che ora, in virtù anche della modifica statutaria approvata ieri, potrà essere nominato come quarto vice segretario del Carroccio.

"Volevo ringrazio Matteo Salvini per questa amichevole pacca sulla spalla. Da oggi andremo avanti insieme. Ringrazio gli entusiasti che ci danno coraggio, ringrazio i critici perche' la critica e' il concime del progresso e ringrazio i perplessi perche' cio' che non ci uccide ci rende piu' forti". Lo ha detto il generale Roberto Vannacci, eurodeputato indipendente della Lega intervenendo al Congresso a Firenze, dove ha ricevuto la tessera del partito.




 

L’INTERVENTO DI GIORGIA MELONI AL CONGRESSO DELLA LEGA


Caro Matteo, cari amici della Lega, buongiorno a tutti!
 
Ci tenevo, seppure brevemente, a portare il mio saluto al Congresso della Lega, in un momento importante chiaramente per qualsiasi partito. In termini di organizzazione, scrittura delle mozioni congressuali, preparazione dei documenti, coinvolgimento dei militanti. Un congresso non è mai una perdita di tempo, è sempre un grande esercizio di democrazia, ed è ciò che rafforza e rende un partito vivo, vitale, dinamico. Celebrarlo mentre si è al governo vuol dire che le responsabilità istituzionali non ci hanno “distratto” dall’ascolto dei nostri elettori, della gente e dei territori. E non ci hanno allontanato da chi ci sostiene, da chi ci dà la forza di proseguire in questo cammino. Un cammino entusiasmante, nella sua difficoltà, a tratti fisicamente molto impegnativo, che però ci ha permesso di entrare pochi giorni fa nella lista dei cinque governi più duraturi della storia Repubblicana. E, fatto ancora più importante, dopo due anni e mezzo di governo, noi possiamo contare ancora sul consenso della maggioranza degli italiani.
 
La nostra coesione e la nostra compattezza ci hanno dato la forza di costruire una visione di sviluppo per l’Italia, di restituirle quell’autorevolezza, quella centralità internazionale che per troppi anni le sono state negate, di mettere in cantiere le grandi riforme che la Nazione aspetta da decenni e che gli italiani ci hanno chiesto di realizzare. Programma che intendiamo rispettare punto per punto, perché è esattamente questo che ci differenzia dai nostri avversari, che ci differenzia dalla sinistra: noi condividiamo la stessa visione del mondo e siamo al governo per rispettare gli impegni presi con i cittadini.

Siamo al governo per lavorare, per essere al servizio degli italiani, per fare ciò che nessun altro ha avuto il coraggio e la forza di fare in tanti anni.  Ecco perché andremo avanti, pancia a terra, fino alla fine della legislatura, per costruire col premierato un sistema politico stabile e rimettere in capo ai cittadini la scelta su chi debba governare, per liberare con la riforma della giustizia la magistratura dalle correnti politicizzate, per garantire con l’autonomia differenziata gli stessi livelli delle prestazioni a tutti i cittadini, a prescindere dalla regione nella quale vivono. E continueremo a difendere i confini e a combattere l’immigrazione illegale di massa, proseguendo con quel lavoro - paziente, quotidiano ma determinato - che ci ha consentito di ridurre drasticamente gli sbarchi sulle nostre coste. 
 
Non arretreremo di un millimetro sulla sicurezza. Siamo e saremo sempre al fianco delle nostre Forze dell’Ordine, come abbiamo fatto finora. Abbiamo aumentato uomini e mezzi, abbiamo sbloccato i contratti fermi da anni e previsto, nel decreto sicurezza una tutela legale per i nostri agenti di polizia e i nostri militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al loro servizio, cioè mentre stanno compiendo il proprio lavoro. Lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino ad un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento. È una norma sacrosanta che le nostre forze di polizia aspettavano da molto tempo, e che questo Governo rivendica con orgoglio.
 
Continueremo a lavorare per costruire un fisco più leggero ed equo combattendo la vera evasione, e soprattutto per mettere le nostre imprese nelle condizioni di creare sviluppo e i nostri lavoratori di avere occupazione di qualità. Abbiamo giurato al Quirinale il 22 ottobre del 2022 e da quel giorno in Italia è stato creato un milione di posti di lavoro in più. Ci tengo a ricordarlo, perché penso che Silvio Berlusconi, che del milione di posti di lavoro in più creati in una legislatura aveva fatto una battaglia prioritaria, sarebbe fiero di sapere che il Governo che ha contribuito a far nascere ha raggiunto quel traguardo in appena due anni e mezzo.
 
Stiamo governando nel momento probabilmente più difficile dal Dopoguerra ad oggi. È successo e sta succedendo un po’ di tutto. Affronteremo anche il tema dei dazi, con determinazione e pragmatismo, senza allarmismi. Non abbiamo condiviso ovviamente la scelta degli Stati Uniti, ma siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti - negoziali ed economici - necessari per sostenere le nostre imprese e i nostri settori che dovessero risultare penalizzati. E torneremo a chiedere con forza all’Europa di rivedere con forza le normative ideologiche del Green Deal e l’eccesso di regolamentazione in ogni settore, che oggi costituiscono dei veri e propri dazi interni che finirebbero per sommarsi in modo insensato a quelli esterni. Ne avremmo felicemente fatto a meno, ovviamente, però io sono convinta che gli italiani si sentano rassicurati dal fatto che alla guida dell’Italia ci sia questo Governo in questo momento. Nessuno di noi è perfetto, abbiamo sbagliato molte volte e sbaglieremo ancora, però i cittadini sanno che su di noi potranno sempre contare perché l’unica cosa che ci interessa è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani. 
 
Viva l’Italia, viva il centrodestra!

E quindi, grazie a tutti, e un buon congresso!



Leggi anche/ Governo, Forza Italia stoppa la Lega: "Salvini all'Interno? La squadra va bene così com'è. Piantedosi sta facendo un ottimo lavoro" - Affaritaliani.it

VIDEO: IL CONGRESSO DELLA LEGA A FIRENZE