Politica
Coronavirus restrizioni, Boccia: "Inevitabile allungamento oltre il 3/4"
Emergenza coronavirus, il ministro Boccia: "Da sole le Regioni sarebbero crollate tutte"
Coronavirus, Boccia, inevitabile allungare misure scadenza 3/4
"Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li decidera' il consiglio dei ministri" sentito il parere del comitato scientifico e delle "categorie competenti". E' quanto ha affermato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervistato da Maria Latella, per SkyTg24. "Parlare di riapertura e' irresponsabile", ha insistito Boccia.
"I tempi li decidera', come e' sempre accaduto, il Consiglio dei ministri sulla base di un'istruttoria che fa la comunita' scientifica", ha affermato Boccia. "Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalita', ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta - ha insistito -. Voglio dirlo a chi dice di aver fretta, prima mettiamo in sicurezza la sanita' e le terapie intensive triplicandole, poi lentamente, ripartendo da alcune attivita' produttive, riaccendiamo un interruttore per volta. Poi tocchera' anche alla popolazione e non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo".
Coronavirus: Boccia, da sole Regioni sarebbero crollate tutte
"Se l'autonomia e' sussidiarieta' e' un conto, se l'autonomia e' fare da soli perche' si pensa di fare meglio la risposta e' 'No, perche' crolli'. Nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte". Lo ha detto a 'L'Intervista di Maria Latella' su Sky TG24 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.
"Per la nostra Costituzione l'organizzazione della Sanita' e' regionale, lo Stato e' entrato in corsa ad emergenza nazionale scattata e sta aiutando tutte le Regioni secondo un programma mai visto prima dal dopoguerra in poi", ha affermato Boccia. "Lo Stato acquista oltre agli acquisti che fanno le Regioni, che sono autonome nell'acquistare qualsiasi cosa. Noi abbiamo fatto norme che liberano le Regioni da qualsiasi vincolo, possono assumere personale, possono acquistare quello che vogliono e utilizzare avanzi di amministrazione senza limiti di bilancio, come se fossimo in guerra". "Loro - ha continuato -hanno il polso di quello che accade sui territori, poi c'e' lo Stato che con la propria forza sta requisendo tutto quello che si puo' requisire. Ora c'e' una competizione mondiale su ventilatori, respiratori e mascherine, se non ci fosse lo stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori, e che sono state utilizzate nei primi giorni".
Coronavirus, Fontana a Boccia: governo ha sottovalutato rischio
"Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1.000 terapie intensive da destinare all'emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per cio' che riguarda le altre necessita'. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui perche' in questo momento le energie vanno concentrate in altre piu' gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in una nota ha replicato alle affermazioni del ministro Francesco Boccia. In un'intervista a Sky Boccia aveva affermato che le Regioni da sole 'sarebbero crollate tutte'.
Coronavirus, Viminale: oltre 5mila denunciati in un giorno
Sono oltre 5mila le persone denunciate in un solo giorno per aver violato le disposizioni previste dai decreti per l'emergenza coronavirus. Come scrive l'Ansa, dai dati del Viminale emerge che sono state controllate complessivamente 203.011 persone e di queste 4.942 sono state denunciate per non aver rispettato i divieti di spostamento, 142 per false dichiarazioni e 49 per aver violato la quarantena. I controlli relativi alle attivita' commerciali sono stati invece 84.941 e hanno portato alla denuncia di 151 titolari e alla chiusura di 22 attivita'. Dall'11 marzo a ieri, infine, sono state controllate complessivamente poco piu' di 3 milioni di persone (3.069.879) e 1.419.869 esercizi commerciali.