Politica
Coronavirus, Luca Zaia: "Tra marzo e aprile ne siamo fuori"
"Io i virus li ho studiati all'università, so di cosa parlo"
"Dopo la pioggia viene il sereno. Noi siamo sul pezzo, questo è un virus che come è arrivato se ne va. Con tutte le barriere che abbiamo messo e stiamo mettendo in piedi dobbiamo fare in modo che il suo passaggio sia il meno dannoso possibile". Dal Governatore della Regione Veneto Luca Zaia, intervistato da Affaritaliani.it, arriva qualche segnale di ottimismo nella battaglia contro il Coronavirus.
"Si tratta di un virus che ha una bassa letalità ma un'alta contagiosità", spiega il presidente del Veneto. "Questo vuol dire che è veloce nell'espandersi - una persona contagiata ne contagia cinque - e siamo particolarmente preoccupati per gli anziani e per le persone che hanno una salute cagionevole in quanto il virus li può debilitare maggiormente". E i bambini? "Da quello che sembra i bambini sono quelli meno interessati dal virus, almeno al momento. Va ricordato che siamo sempre in una categoria di virus simil-influenzali, per cui si sovrappongono ai virus dell'influenza. I sintomi sono uguali, e spesso con questo virus può esserci la positività ma non i sintomi, cioè non ci si ammala mai perché si sviluppano subito gli anticorpi".
"Io, a differenza di molti altri che parlano, i virus li ho studiati all'università. Sono laureato in scienze della produzione animale ma i primi anni li ho fatti in veterinaria dove c'è proprio un esame di patologia e si studiano i virus. So di cosa parlo".
I tempi. Quando usciremo da questo incubo? "Gli esperti ci dicono che la curva a fine marzo dovrebbe iniziare a scendere. C'è da capire se, isolando i focolai come stiamo facendo, possiamo circoscrivere i casi in attesa che la curva cali". Per l'estate ne saremo fuori? E' ottimista? "Rispetto ai miei segnali e considerando ciò che dice il mondo scientifico, di solito dopo tre o quattro mesi finisce. E' partita a gennaio e quindi tra fine marzo e i primi di aprile potremmo esserne fuori. Noi comunque siamo sul pezzo e siamo preoccupati ma senza panico, perché comunque ne veniamo fuori", afferma Zaia.
Nessuna polemica con il governo da parte della Regione Veneto? "A me sta a cuore la salute di cinque milioni di veneti. Sarei il primo a poter ricordare che ero stato il primo ad avere proposto l'isolamento dei ragazzi che entravano a scuola. Però guardo avanti e adesso sono troppo impegnato su questa vicenda per pensare alle polemiche", conclude il Governatore.