Politica

Da Grillo a Renzi, la vittoria di Schlein è un tuffo nel passato: ecco perchè

Di Marco Marturano

“Anche stavolta non ci hanno visti arrivare”: Elly Schlein ha griffato così il suo trionfo, richiamando uno stile provocatorio che ci risuona nella memoria

E come loro in tutta Italia sono tantissimi i casi di favoriti che non hanno vista arrivare in velocità la sorpresa in comuni capoluogo non metropolitani. Un caso come tanti quello di Vicenza dove, dopo dieci anni di governo del PD in città, nel 2018 il favorito alle primarie del centrosinistra era il giovane Giacomo Possamai (oggi capogruppo del PD veneto in Regione e principale sostenitore di Bonaccini in Veneto e nella sua Vicenza) e a vincere invece fu Otello Dalla Rosa. E sapete la cosa indicativa? Il deputato eletto a Vicenza proprio pochi mesi fa per il PD si chiama Enrico Letta, nella sua ultima impresa da Segretario nazionale, al fianco di quel Possamai oggi di nuovo candidato sindaco, stavolta senza le primarie locali.

Proprio in quella Vicenza, che prima ha visto eleggere Letta alle politiche e poi ne ha visto le dimissioni da Segretario, stravince ieri Elly Schlein. Una storia che contiene tante storie quella di Elly e della sua vittoria sorprendente per qualcuno e decisamente comprensibile per molti. Una vittoria che ha più senso se si sanno leggere gli indizi del passato delle primarie locali e nazionali che portano ad un 26 febbraio 2023 come ad una data quasi predestinata.