Politica

Apologia di fascismo, Donazzan si dimetta: altre polemiche sull'assessora FDI

Lanciata una petizione dopo la scelta di passare il 25 aprile in una foiba dove erano stati uccisi 14 soldati tedeschi. A gennaio il caso "Faccetta Nera"

Elena Donazzan deve dimettersi dal suo ruolo di assessora della Regione Veneto.

Lo chiede una petizione lanciata su change.org (e che ha rapidamente raggiunto 18.000 sottoscrizioni), dopo che l’esponente di Fratelli d’Italia ha festeggiato il 25 aprile commemorando i soldati nazisti.

Donazzan si è infatti recata presso la foiba Buso de la Spaluga sul monte Corno a Lusiana, dove furono uccisi 14 militari tedeschi. In un’intervista al Mattino di Padova, Donazzan spiegava che a suo modo di vedere si deve “ritrovare la serenità e lavorare bene per la nostra Patria, ciascuno con la propria storia personale e familiare, ciascuno con le proprie differenze politiche, ma uniti su quelle azioni che servono a difendere e ad aiutare l’Italia. Da italiani siamo chiamati una volta per tutte a compiere un autentico salto di qualità culturale, mirando ad una pacificazione nazionale che consegni definitivamente alla storia quei fatti che videro i nostri connazionali sacrificare la propria vita chi per l’onore d’Italia, chi per la libertà, ma con pari dignità”.

Donazzan non è nuova a polemiche di questo genere: lo scorso gennaio aveva suscitato altrettanto clamore cantando “Faccetta nera” durante una puntata de “La Zanzara”, celebre trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24. Anche allora vennero chieste le sue dimissioni, ma la cosa non ebbe seguito: le cose cambieranno dopo i fatti del 25 aprile? La petizione è rivolta al governatore del Veneto Luca Zaia ed è motivata con la considerazione "L’assessora all’Istruzione del Veneto è ripetutamente incorsa nel reato di apologia del fascismo".