Politica
Elezioni Bergamo, Carnevali a tutto campo: “Traffico e sicurezza temi chiave"
La candidata del csx Elena Carnevali delinea il suo manifesto elettorale su Affaritaliani.it. L'intervista esclusiva
Elezioni Bergamo, Carnevali a tutto campo: “Traffico e sicurezza saranno i nostri temi chiave". Intervista esclusiva
In attesa del nome del candidato del centrodestra che, salvo sorprese, dovrebbe arrivare a giorni se non a ore, chi è già in pista da settimane è la candidata del csx Elena Carnevali che, dopo qualche giorno di attesa, ci ha concesso in esclusiva quello che sembra un vero e proprio manifesto elettorale, spaziando su più temi che saranno al centro della battaglia elettorale (o della sfida come preferisce chiamarla lei), ma sicuramente leale con chiunque sarà il nome scelto dalla coalizione di cdx.
Buongiorno Carnevali, pronta alla battaglia?
Preferisco chiamarla sfida. E direi di sì, mi sento pronta.
Come e quando è nata la decisione di candidarsi?
In realtà si tratta di una decisione nata già dieci anni fa, quando i possibili candidati del Pd eravamo Gori e io. Allora avevo all’attivo 15 anni di vita amministrativa, sia in Consiglio comunale che in Giunta con delega alle Politiche Sociali, ai quali si sono aggiunti nel frattempo 10 anni di esperienza parlamentare, durante i quali ho continuato ad occuparmi della mia Bergamo da vicino.Proprio per questo, oltre che per le competenze maturate in tutti questi anni, la mia candidatura è emersa in modo naturale e spontaneo.
Il Pd è noto per le correnti, c’era qualcuno che non era convinto della sua candidatura?
La mia candidatura è stata votata all’unanimità dall’assemblea cittadina e non è un segreto per nessuno che mi sia schierata a favore di Bonaccini alle primarie: mi pare un segnale inequivocabile di fiducia nei miei confronti che mi onora.
Traffico e sicurezza sono i temi che stanno più a cuore ai bergamaschi, come pensa di muoversi?
Le condizioni territoriali di Bergamo sono note: è un capoluogo piccolo in termini demografici e superficiali rispetto alla provincia, con una particolare struttura del territorio e della viabilità, costituita spesso da strade a una sola corsia per senso di marcia. Questo genera il problema del pendolarismo dall’esterno, vale a dire i 50 mila veicoli che entrano ogni giorno in città (quasi sempre con una solo persona a bordo).
Come si argina il problema?
Realizzando in tempi certi le infrastrutture attese da decenni. I cantieri viabilistici già realizzati e quelli che verranno terminati nei prossimi mesi, pur generando inevitabilmente dei disagi, alleggeriranno la città dal traffico di attraversamento. Inoltre, la realizzazione delle infrastrutture e dei raddoppi ferroviari, la nuova TEB2 fino a Villa d’Almè, la e-BRT per Dalmine (stiamo parlando diinvestimenti di oltre 750 milioni con scadenza nel 2026). Accanto a questi, il potenziamento del trasporto pubblico, i parcheggi di attestamento (pensiamo agli oltre 2.000 parcheggi previsti a Porta Sud e agli oltre 1.000 a Chorus Life), il maggior coordinamento dello sviluppo territoriale e dei cantieri con la Provincia e i Comuni della Grande Bergamo, sono la strada giusta da perseguire. Senza dimenticare che dobbiamo garantire sicurezza a pedoni e ciclisti e a coloro che utilizzano i servizi di sharing.
Tema sicurezza: il centrodestra esagera nel dire che Bergamo è una città insicura?
Bergamo non è una città insicura. Almeno non nel senso che vuole intendere il centrodestra. Se si guardano i numeri, gli arresti fatti in questi anni dalla Polizia Locale non hanno precedenti rispetto ad altre amministrazioni, anche di centrodestra. L’attuale amministrazione ha fatto della partecipazione dei cittadini - anche attraverso l’Osservatorio partecipato sulla sicurezza e i Toursulla sicurezza - una modalità operativa che permette un rapporto costante su segnalazioni e possibili interventi.Ci sono delle situazioni delicate che ben conosciamo e delle aree più critiche - pensiamo alle zone limitrofe alla stazione - che nei prossimi anni potranno essere ancora più presidiate anche grazie all’arrivo di nuovo personale per il contrasto alle attività illecite, in particolare allo spaccio.Sulla sicurezza si lavora già con impegno e continueremo su questa scia: più riqualificazione urbana, più illuminazione, più attività sul territorio che rendano i quartieri più vitali, sostegno al commercio di vicinato, sostegno alle situazioni di disagio con interventi educativi e di prevenzione.Accanto al presidio del territorio, il bisogno di maggior sicurezza comprende anche le azioni di vicinato e di contrasto alla solitudine, con i custodi sociali nei quartieri per la popolazione più anziana e fragile o il “portierato sociale” che vogliamo rafforzare e implementare ancora di più.
Cosa ha in mente per migliorare la sicurezza dei cittadini, soprattutto di sera in alcune zone come la stazione?
Bisogna continuare il lavoro fatto in questi anni. E provare a fare ancora di più, prevedendo maggiori assunzioni già dal primo anno di amministrazione per poter raddoppiare il Nucleo Integrato di Sicurezza Urbana (NISU) e le Unità Mobili di Quartiere.Dobbiamo anche avere chiaro che la sicurezza è una responsabilità condivisa con Prefettura e Questura. Quindi, come si è fatto in questi anni, il primo aspetto da curare è lo stretto raccordo con tali istituzioni, garantito dalla costante partecipazione del Sindaco al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.Piazzale Marconi, è giusto ricordarlo, è l’unico luogo della città dove è presente un presidio quotidiano interforze, in cui si alternano Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale. A questo abbiamo richiesto che si affianchi anche la presenza delle forze di “Strade sicure”.
La sicurezza è anche quella stradale, la ex comandante Mirella Pontiggia puntava molto l'attenzione sulla distrazione alla guida, come pensa di agire in questo campo?
La comandante Mirella Pontiggia ha fatto un lavoro straordinario in questi anni insieme alle donne e agli uomini della Polstrada, sia sul tema della distrazione alla guida sia nell’attività di prevenzione e controllo sulle strade. L’ho chiamata prima della sua partenza per Bolzano per ringraziarla del lavoro svolto.La sicurezza stradale è una nostra priorità. Intensificheremo il presidio che la nostra Polizia Locale svolge quotidianamente. Ci concentreremo soprattutto sul contrasto all’eccesso di velocità, all’uso del cellulare, alla guida in stato di ebbrezza e all’utilizzo improprio di biciclette e monopattini. È di grande valore il lavoro di educazione stradale nelle scuole e nei luoghi di aggregazione dei giovani che l’Amministrazione comunale svolge unitamente alle altre agenzie educative e alle associazioni. Il progetto “On the road”, ad esempio, è uno dei fiori all’occhiello di questo territorio.
Traffico: tra cantieri e opere ci attendono mesi molto difficili. In caso di vittoria dovrà affrontare le inevitabili polemiche dei cittadini e dell’opposizione?
Le opere finanziate con i fondi europei del PNRR, un grande risultato, ci obbligano ad un rispetto rigoroso dei tempi, con scadenza nel 2026. Come Comune, insieme alle altre istituzioni del territorio, dobbiamo prenderci il compito di coordinare i diversi interventi al fine di mitigare il disagio che si ripercuote su tutti noi utilizzando al meglio la comunicazione anche attraverso isistemi digitali.
Tremaglia e Sorte dicono che con lei si è spostato l';asse a sinistra rispetto a Gori. Sia voi che il centrodestra siete a caccia dei voti centristi, pensa di riuscirci e come?
Se essere di sinistra significa avere cura e attenzione delle fragilità e dei bisogni delle persone... allora sì, fa parte del mio DNA. Ma questo non incide sul baricentro della coalizione che fa tesoro dell’esperienza degli ultimi dieci anni. E direi che è andata proprio bene, no?Sono felice sia di poter contare sulle forze politiche e civiche che hanno sostenuto Giorgio Gori in questi dieci anni sia di allargare la coalizione che significa favorire la presenza anche del Terzo Polo e di altre liste civiche.
Sinceramente, chi teme di più come candidato del centrodestra: Pezzotta o uno dei tre candidati di Forza Italia, magari la tenace e agguerrita Alessandra Gallone?
Conoscendo entrambi sono certa che in ogni caso sarebbe una bella sfida, dalla quale mi aspetto un confronto serio e una campagna elettorale basata sulle idee per il futuro di Bergamo e non sugli slogan. La mia avrà questa impostazione.
Secondo lei questo teatrino senza fine della scelta del candidato di centrodestra la sta favorendo?
La scelta dei candidati sindaci del centrodestra avviene sempre da lontano, attraverso le segreterie di partito nazionali e regionali. Noi lavoriamo in modo diverso, lasciando che la scelta del candidato sia una responsabilità delle forze e delle energie della città alla ricerca della persona migliore.
C'è stato un sondaggio di SWG che la vede leggermente in vantaggio sul candidato di centrodestra, ma teme l'effetto Meloni anche in città?
La vittoria di Gori nel 2019 nonostante l’effetto Salvini ha dimostrato che un conto sono le europee e le politiche, un altro conto le elezioni comunali.
Prendere le redini di Gori è impegnativo per tutti, proseguirà nel suo percorso?
I cittadini hanno apprezzato l’operato dell’amministrazione in questi ultimi 10 anni, nel corso dei quali la città è diventata più vivibile, dinamica, innovativa, più conosciuta a livello europeo e internazionale. Basta vedere i dati sul turismo e sul successo di Capitale della Cultura.Ma non solo: siamo stati in grado di coniugare gli investimenti sulle opere pubbliche e la riqualificazione urbana con l’attenzione all’ambiente, alle persone, alla partecipazione nelle reti di quartiere e alla valorizzazione delle risorse associative ed educative.Io individuo tre grandi ambiti su cui possiamo fare ancora di più: Bergamo città della conoscenza, del sapere e della cultura per la sua forte vocazione manifatturiera e la formazione di talenti, per i servizi sempre più numerosi e per la sua capacità di fare della cultura un fattore di sviluppo; Bergamo città europea per la qualità della vita, delle infrastrutture e della mobilità; Bergamo città inclusiva vicina ai bisogni delle persone, delle famiglie, dei giovani: una città accogliente e partecipata.
Fosse all’opposizione, in cosa secondo lei Gori poteva incidere di più?
Giorgio Gori e la Giunta hanno inciso in tutti i settori non lasciando nulla di intentato. Oggi vediamo che mobilità e traffico sono i temi più sentiti dai cittadini e su questi ci concentreremo ulteriormente, a partire dalla realizzazione delle infrastrutture in cantiere, imprescindibili per una mobilità più efficiente.Accanto a questi temi, non possiamo eludere le risposte ad alcune sfide che non sono solo della nostra città: l’invecchiamento della popolazione, la denatalità, il sostegno ai giovani e alle nuove famiglie, l’accesso alla casa, e le conseguenze del cambiamento climatico, che rischiano di indebolire anche il nostro sistema produttivo fatto di imprese, artigiani, liberi professionisti eTerzo Settore, fondamentali per il nostro sviluppo.
Cosa pensa sinceramente dei tre partiti della coalizione di centrodestra?
Con Forza Italia potreste dialogare più che con Fratelli d’Italia e la Lega?La mia intenzione è quella di dialogare con tutti, ma, come sempre, il confronto non può che avvenire nel merito delle proposte. Così da sempre avviene in Consiglio comunale.
In questi giorni si parla molto di donne vittime di violenza. Come giudica il ruolo delle donne nella società?
Crede che, da un punto di vista professionale, ci sia sempre da parte dell'uomo il tentativo di affossarle?Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha risvegliato le coscienze in un modo mai visto prima. Ciò che di lei ci ha colpiti è stato non solo il suo aspetto di ragazza comune, così simile a quello di tante altre, e la sua giovane età, ma soprattutto il fatto che il suo destino è stato deciso da mano maschile nel momento in cui stava per laurearsi. Giulia purtroppo testimonia come ancora prevalga una cultura del possesso e del controllo sulle donne che non riconosce loro la possibilità di essere indipendenti e ne teme la libertà.Serve quindi il massimo impegno per sostenere la prevenzione e le attività dei centri antiviolenza, e i progetti per garantire alle donne e ai figli di uscire dal circuito della violenza. Fondamentale è promuovere la cultura del rispetto e della condivisione del lavoro di cura, la diffusione dei progetti educativi nelle scuole e nella società e garantire un’organizzazione dei servizi ed il loro accesso che permettano alle donne di non dover rinunciare alla loro professione ed emancipazione. Da sindaca e donna sarà un impegno costante e indispensabile.
Un voto di fine mandato a Gori, Valesini, Zenoni e Gandi.
Se oggi Bergamo è migliorata è merito del contributo che ciascuno ha dato in questi anni facendo lavoro di squadra. Tutti promossi!
Gabrieli, coordinatore provinciale di Italia Viva, ha fatto intendere che non vi appoggerà. Senza il Terzo Polo parte in salita la sua scalata alla poltrona di sindaco?
Ho letto con attenzione l’intervista del coordinatore provinciale Gabrieli e non mi sembra proprio che abbia messo veti o preclusioni. Chiede un sano pragmatismo, concretezza e qualità della squadra e la centralità delle proposte contenute nel programma. Direi che ci sono le condizioni migliori per un buona sintesi.