Politica
Financial Times continua a danneggiare l’Italia
Il Financial Times: "L’Italia è pronta a sfidare l’Unione europea e a iniettare unilateralmente miliardi di euro nel suo sistema bancario se..."
Di Giuseppe Vatinno
«L’Italia è pronta a sfidare l’Unione europea e a iniettare unilateralmente miliardi di euro nel suo sistema bancario se dovesse trovarsi di fronte a segnali di crisi sistemica: una mossa che manderebbe in frantumi il nuovo set di regole deciso dall’Ue» (FT)
Il Financial Time (FT) ha una lunga tradizione di interventi a gamba tesa sulla politica economica italiana (cfr. http://www.affaritaliani.it/politica/financial-times-425622.html); il quotidiano della city infatti è sempre pronto a denigrare l’ Italia e la sua politica e questo, occorre dirlo, in maniera bipartisan avendo attaccato sia il centro – destra al potere (Berlusconi) che il centro – sinistra (Renzi).
La questione è però delicata perché ogni volta che il FT ci sbatte in prima pagina i nostri mercati ne risentono e le nostre società quotate in borsa perdono valore; qualche giorno fa ha preso di mira la situazione delle banche italiane in cui la vicenda del Monte dei Paschi di Siena è sotto gli occhi di tutti. Nel quotidiano londinese l’Italia, come al solito, viene definita l’ “anello debole” della Ue e si evidenzia che Renzi sta sfidando Bruxelles sulle regole. A parte che non è mai troppo tardi e il premier questo guanto di sfida lo doveva lanciare già molto tempo fa il FT dovrebbe spiegarci per quale motivo le banche tedesche e francesi siano state salvate dagli interventi dei loro governi e alle italiane invece ciò sia precluso.
Certo, c’erano altre regole; però quelle regole furono ritagliate ad hoc per non permettere più quei salvataggi e Berlusconi allora accettò, come per la cacciata di Gheddafi, la volontà franco- tedesco- sassone.
Ma ora, con la Brexit, il Peso politico dell’Italia è cresciuto molto e la Merkel deve capire che in Italia i sentimenti (e i relativi) movimenti sono in forte crescita e che se continuerà la “politica del no” che ha seguito finora si potrebbe ritrovare con una grana in più: e cioè la richiesta di procedure d’uscita anche per il nostro Paese.
Tempo fa la magistratura di Trani ha messo sotto inchiesta Standard and Poors per destabilizzare l’ Italia con i suoi giudizi faziosi:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/31/inchiesta-su-agenzie-di-rating-pm-standard-poors-mirava-a-destabilizzare-litalia/248191/
Perché non fare altrettanto con il Financial Times?