Politica
Germania, migranti e fuga verso Afd: la Sx di die Linke verso la scissione
Mentre la grande avanzata di estrema destra (Afd) preoccupa l'Europa, nessuno si interessa dell'arrivo di un partito altrettanto radicale (ma di Sx): analisi
Chi è Sahra Wagenknecht, figura centrale dell'estrema sinistra tedesca
Membro leale del Partito di Unità Socialista della Germania Est, o SED, fino alla caduta del muro di Berlino, Wagenknecht divenne membro fondatore del partito successore post-riunificazione del SED nel 1991, all'età di 23 anni. Da allora è rimasta una figura di spicco nella politica tedesca. A metà degli anni 2000, Wagenknecht ha svolto un ruolo strumentale nelle fusioni di partito che hanno creato l'odierno Partito di Sinistra, che ha riunito reti di estrema sinistra nella Germania orientale e occidentale, così come i disertori del Partito Socialdemocratico di centro-sinistra, o SPD, infuriati per le riforme del welfare dei governi della coalizione SPD-Verde sotto l'allora Cancelliere Gerhard Schroeder.
E’ stata uno dei critici più equilibrati e spietati dello status quo del paese, Wagenknecht è stata il presidente parlamentare del partito die Linke (la Sinistra). Dalla sua fondazione nel 2007, il mix di ex socialdemocratici ed ex comunisti della Germania dell’Est della Linke aveva ottenuto circa il 10% dei sondaggi a livello nazionale. Nonostante la mediocre performance elettorale del suo partito, Wagenknecht è rimasta uno dei politici più popolari nei sondaggi nazionali e un appuntamento fisso nei talk show in prima serata. Ma fino a pochi mesi il partito è sempre rimasto piuttosto marginale.
Ma ora proprio la sua antitesi con la destra estrema dell’Afd ha certamente riportato alla ribalta il suo messaggio che è completamente agli antipodi rispetto a quello dell’Afd, in primis proprio sui migranti. Il partito die Linke, come quella italiana per la verità, sarebbe per una totale apertura dei confini e contro qualsiasi tipo di restrizione.
In risposta alla sua spirale di declino, la leadership del Partito di Sinistra, che pare lacerato da conflitti interni ( tutte uguali in Europa le sinistre, sarebbe il caso di chiosare) ha scelto di sostenere i diritti dei migranti e LGBTQ+ come parte di una più ampia attenzione all'espansione dello stato sociale, pur rimanendo aperta alle coalizioni con l'SPD e i Verdi nel governo regionale. Inoltre il partito è contrario alla Nato e non vuole assolutamente che si aiuti militarmente l'Ucraina.
Wagenknecht, infatti, chiede la fine del sostegno all'Ucraina, la dissoluzione della NATO e un partenariato per la sicurezza tra Germania e Russia. Ciò segnerebbe una rottura totale con le fondamenta della politica estera tedesca che sono state accettate da ogni governo tedesco occidentale e tedesco post-riunificazione dal 1949.