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Incertezza sull'operatività del governo.Mattarella a Conte lo dirà chiaramente

Il capo dello Stato farà notare la debolezza strutturale e sui nuovi ministri vorrà dire la sua. Preoccupazione per i numeri nelle commissioni parlamentari

Incertezza sull'operatività del governo. Mattarella a Conte lo dirà chiaramente

Sergio Mattarella non ha tirato un sospiro di sollievo dopo il voto di fiducia al governo in Senato. Il capo dello Stato è invece - si legge sul Corriere della Sera - dominato da ansie e inquietudini. Motivate perché, se il quadro istituzionale si è stabilizzato, la conta di Palazzo Madama non ha tuttavia raggiunto i 161 voti necessari ad assicurare al premier una maggioranza assoluta. Si deve dunque accontentare di una maggioranza semplice, molto modesta, che basta a scansare la crisi e a mantenerlo in carica, ma più infragilito di prima. E sarà questa debolezza strutturale dell’esecutivo che Sergio Mattarella farà probabilmente notare a Conte stamane, se chiederà un’udienza al Quirinale «per riferire».

Temi tutti ispirati - prosegue il Corriere - all’incertezza sulla concreta operatività del governo (per esempio quando nelle commissioni potrebbe scatenarsi il sabotaggio dei renziani) e all’urgenza di alcune misure non procrastinabili. Sullo sfondo, poi, c’è l’ipotesi di un rafforzamento della squadra. Cioè il rimpasto, sia per rimpiazzare le due ministre di Italia viva dimissionarie sia per onorare promesse fatte ai «volenterosi». E qui Conte sa che il presidente vorrà dire la sua, visto che quello di nominare i ministri è un potere duale, condiviso tra lui e il Colle.