M5s Torino: Chiara Appendino indagata per la strage mancata a Piazza San Carlo
Svolta nelle indagini sulla serata della finale di Champions League con il suo tragico bilancio di 1526 feriti e la morte di Erika Pioletti
Come Virginia Raggi a Roma, anche la sindaca torinese Chiara Appendino risulterebbe iscritta nel registro degli indagati. E precisamente per i fatti di Piazza San Carlo, avvenuti nella tragica serata che ha causato 1526 feriti e ha portato alla morte Erika Pioletti. Vi è stata infatti una svolta nell'inchiesta che, al momento, vede salire a tre gli indagati per quanto accaduto nella centralissima e storica piazza torinese la fatidica sera della finale di Champions League fra Real Madrid e Juventus. Il nome di Chiara Appendino, che al momento dei fatti si trovava a Cardiff ad assistere di persona alla suddetta finale, viene indicato infatti in molte denunce presentate dai feriti, quasi tutti lacerati dai cocci di bottiglia disseminati in Piazza San Carlo per via di una mancata ordinanza anti-vetro. Nelle denunce, la sindaca di Torino verrebbe definita responsabile della lacunosa sicurezza nella gestione dell'evento.
Indagati assieme alla prima cittadina, Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, presidente e dirigente di Turismo Torino, l'azienda municipalizzata che ricevette l'incarico di organizzare l'evento da parte di Palazzo Civico. Montagnese e Bessone hanno già ricevuto l'avviso di garanzia e il primo è già stato interrogato dai pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo. Nei prossimi giorni anche il secondo verrà ascoltato dai magistrati e dagli investigatori della Digos, che indagano per lesioni e per omicidio colposo. La sindaca Appendino, intanto, fa sapere di non aver ricevuto né avvisi di garanzia, né convocazioni in Procura.