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Non è Salvini ma la Francia: "Se esce dall'euro l'Italia non rischia nulla"
Secondo uno studio il Paese sarebbe più competitivo e la nuova lira si rivaluterebbe dell' 1%
Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. Uno schiaffo per l'altro Matteo? No, tre. E non da parte mia. Tre bei ceffoni glieli ha tirati il sindaco di Milano Beppe Sala: prima con la mossa di chiedere l'Esercito a Milano. Poi con la storia dello stop all'arrivo dei profughi a Milano concordato con il ministro degli Interni Angelino Alfano. Infine, allestendo un bel presepe a Palazzo Marino. Togliendogli, insomma, quasi tutti gli argomenti per finire sui giornali.
Lo studio, curato da Villemot e dal collega Cédric Durand della Sorbona, ipotizza due scenari: l' uscita dall'euro di un singolo Paese o la rottura totale e contemporanea dell' unione, scrive il Giornale.
Sulla base dei dati relativi alla natura del debito pubblico e di quello privato alla fine di settembre 2015, la fine dell' euro comporterebbe una sostanziale stabilità rispetto alla moneta unica per una eventuale nuova lira (che si rivaluterebbe di circa l' 1% sull'euro).
