Repubblica: De Benedetti, Scalfari, redazione. E' tutti contro tutti
Repubblica: De Bendetti, Scalfari, redazione. Al giornale non c'è pace
Il genitore che scarica l' erede, il figlio che sconfessa il padre, i giornalisti e la direzione che fanno fronte comune contro il vecchio patron, scrive il Foglio. Che cosa accade alla Repubblica e in casa De Benedetti? Secondo i più maliziosi, il passaggio chiave dell' intervista galeotta dell' Ingegnere al Corriere della Sera, che ha provocato una frattura aperta con il comitato di redazione, con i vertici del giornale e con il figlio Marco, presidente del gruppo editoriale, è il riferimento di Carlo De Benedetti a Luciano Benetton il quale intende rimettersi a filare i vecchi maglioncini, scoloriti non solo dai manager, ma da suo figlio Alessandro. "Commovente", l'ha definito CDB. Vuoi vedere che si è già pentito di aver lasciato sei mesi fa ai suoi tre rampolli un gruppo con 300 milioni di euro in cassa e soprattutto il suo gioiello, la Repubblica?
Chi vuole guardare ancora più avanti sostiene che in realtà l' Ingegnere stia rimuginando anche sull' accordo stipulato a marzo con John Elkann, perché l' erede Agnelli potrebbe assumere un ruolo decisivo in Largo Fochetti.
Nel secondo gruppo editoriale italiano, continua il Foglio, s'è messo in moto un processo dagli esiti non scontati. Certo, Elkann non vuol fare l' azionista passivo. Non lo ha fatto alla Rcs, dove ha preso il comando. La battaglia di Via Solferino è finita con una ritirata a favore di Urbano Cairo che sta trasformando i connotati editoriali e la linea politica del Corsera.