Trasparenza de che? Flop della 'rivoluzione' Madia
Comuni e Csm non ne vogliono sapere
Quando è stato lanciato sembrava la rivoluzione: trasparenza, efficienza, servizio al cittadino. «Chiunque potrà chiedere documenti e ottenerli entro un mese», proclamava il ministro Marianna Madia. Il Foia, così ribattezzato sulla falsariga del Freedom Information Act americano, prometteva di trasformare la pubblica amministrazione nella casa di vetro che tutti, a parole, vorrebbero. Ma è davvero così?
Abbiamo fatto un esperimento per testarlo, scrive la Stampa. Poche ore dopo la sua entrata in vigore il 23 dicembre scorso, abbiamo inviato diverse richieste di accesso civico. La prima al Csm, per vedere se documenti prima preclusi fossero ora accessibili. Le altre a quattro amministrazioni comunali diverse per vedere come si sarebbero comportate di fronte al nuovo istituto. Il risultato, continua la Stampa, è stato piuttosto deludente. La fosca previsione di Foia4Italy e di altre associazioni di cittadini che avevano spinto per la legge - troppe eccezioni la renderanno inutile - sembra che si stia avverando.