Palazzi & potere
Troppo bello per essere vero: e infatti c'è la fregatura, manca il cronoprogramma
Troppo bello per essere vero: e infatti c'è la fregatura, manca il cronoprogramma. Il solito gioco delle tre carte mentre la Campania sta per restituire al mittente europeo ben 1 miliardo e 600 milioni di euro...
Il governo ha programmato sedici "patti" con otto Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e altrettante grandi città (Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo e Cagliari). Renzi dice che sono tutti "quasi pronti" fatta eccezione per quelli con Napoli e la Puglia.
Il premier sul punto non ha insistito, ma a Palazzo Chigi sottolineano "la coincidenza" che vuole quelle due realtà governate dai due ex pubblici ministeri Luigi De Magistris e Michele Emiliano. In ogni caso nell' attuazione del piano siamo già in ritardo: il Masterplan prometteva di sottoscrivere tutti i patti entro "entro la fine di dicembre" del 2015 "in modo da rendere operativo il piano dal primo gennaio 2016".
La firma con De Luca, scrive la stampa di torino, vale sulla carta 9,5 miliardi di investimenti. Per evitare che rimangano tali, l' accordo prevede "soggetti attuatori", "responsabili unici", la "sorveglianza per il rispetto di un cronoprogramma" e un rapporto annuale da parte della Regione ad un "comitato di valutazione" gestito dall' Agenzia per la Coesione sull' efficacia degli interventi.
Basterà? Fra qualche mese sarà utile avere fra le mani il foglio Excel apparso sul sito del governo che elenca tutte le opere in via di finanziamento. Nel foglio non c' è però traccia di un cronoprogramma vero e proprio: l' ultima colonna si limita a indicare "l' obiettivo del Patto": si va dal "completamento o avvio dell' intervento" ad "apertura dei cantieri" o "completamento del progetto preliminare". La gran parte dei fondi è per le infrastrutture (3,5 miliardi), interventi ambientali (2,2) come la rimozione delle note ecoballe, bonifiche ambientali.
Altri tre miliardi sono dedicati alla realizzazione di "aree produttive ecosostenibili ed efficienti". Sono previsti fondi per la riqualificazione di Bagnoli (150 milioni), i poli aerospaziali (leggi Finmeccanica), la cantieristica (leggi Fincantieri), la filiera alimentare, la moda e l' abbigliamento. Una lista qua e là in contraddizione con le finalità del Masterplan, che promette di superare il concetto di "poli per lo sviluppo". Ma questa è un' altra storia.