Politica

Pari opportunità, la petizione di +Europa per chiedere più donne in politica

Fino al 31 dicembre si potrà aderire alla petizione lanciata dalla scuola di politica di +Europa con la campagna "2020 50/50 #DaQuiAllaParità"

Prime Donne, la scuola di politica al femminile di +Europa, rilancia la campagna “2020 50/50 #DaQuiAllaParità”, la petizione che, attraverso 10 video-testimonial d’eccezione, spiega perché, “per il bene di tutti”, ci vogliono più donne in politica.

La video-maratona completa la prima edizione e apre la seconda stagione della scuola che punterà a sensibilizzare i leader politici uomini al tema della parità. Da oggi 16 dicembre e fino a giovedì 31 dicembre 2020, i canali social di Prime Donne ospiteranno 10 ambassador tra cui Ersilia Vaudo dell’Agenzia Spaziale Europea, la presidente dei Copernicani Patrizia Feletig, la giornalista Azzurra Meringolo e la filosofa Giorgia Serughetti. Ciascuna presenterà un punto del Decalogo politico stilato da Prime Donne.  

“Perché avere più donne in politica? Per dare la giusta considerazione alla dimensione della parità insettori come giornalismo, imprenditoria, diplomazia, intelligenza artificiale epolitiche di bilancio - evidenzia Costanza Hermanin, fondatrice della scuola Prime Donne e fellow dell’Istituto Universitario europeo - E’ un approccio che va a beneficio di tutti, nonsolo delle donne. Lo rimarcano in questi giorni i movimenti #Giustomezzo e #Halfofit, che si focalizzano su una distribuzione paritaria delle risorse del Recovery Fund

La politica è il settore in cui c’è meno parità, in Italia e nel mondo: una governatrice donna su 20, solo il 13% di donne sindaco, oltre a task forces per la gestione della pandemia in cui le donne sono state incluse in numero congruo solo dopo la mobilitazione #Datecivoce - aggiunge Hermanin. E’ dimostrato che il fatto di avere più donne in posizioni decisionali è anche il metodo più efficace per ridurre le diseguaglianze, migliorando la situazione sociale ed economica di tutto il Paese, non solo delle donne”.

Secondo il World Economic Forum, l’Italia si trova al 70esimo posto, su 140, per parità di genere. Il dato che relega così in basso il nostro Paese nella classifica è quello sulla presenza politica. Mai un Presidente del Consiglio donna, 13 governi formati solo da uomini e, su oltre 1500 incarichi di ministro assegnati fino al 2018, solo 83 per le donne: in 41 casi si trattava di incarichi senza portafoglio. Solo il 13% dei Comuni ha una donna sindaco.

Si può firmare la petizione fino al 31 dicembre 2020 cliccando qui.

prime donne da qui alla parità +europa