Politica

Puglia, Fitto "probabile" candidato. La verità sul risiko delle Regionali

Alberto Maggi

Regionali/ A Fratelli d'Italia anche le Marche con Guido Castelli. Inside

Lui ha sempre detto di non voler essere il candidato alla Regione Puglia nel 2020. E lo ha ribadito con forza anche a fine agosto ospite a La Piazza, la kermesse organizzata da Affaritaliani.it a Ceglie Messapica, Brindisi. Ora, però, il pressing sia in Puglia sia a Roma è forte. Fortissimo. L'europarlamentare di Fratelli d'Italia Raffaele Fitto scioglierà la riserva solo nei prossimi giorni, probabilmente dopo un weekend di riflessione e di dialogo con Giorgia Meloni e con gli altri big del partito.

La decisione di assegnare la presidenza del Copasir alla Lega con Raffaele Volpi ha avuto come conseguenza diretta che i candidati al ruolo di governatore nelle Marche e in Puglia - le elezioni regionali sono in calendario il prossimo anno - saranno di Fdi. Se per le Marche ci sono pochissimi dubbi ed è praticamente certo che il nome sarà quello dell'ex sindaco di Ascoli Guido Castelli, per la Puglia subito tutti hanno pensato a Fitto, che è già stato presidente della Regione più dinamica del Mezzogiorno dal 19 maggio 2000 al 27 aprile 2005. Nonostante l'ex ministro per gli Affari Regionali nel governo Berlusconi IV (2008 al 2011) abbia sostenuto a più riprese di non voler ricandidarsi al ruolo di governatore, tutti hanno pensato al suo nome, anche perché in Puglia Fratelli d'Italia non ha altri esponenti di peso e di spicco in grado di correre alle Regionali.

Fonti qualificate del partito della Meloni danno come "probabile" che alla fine Fitto, per senso di responsabilità e per spirito di sacrificio nei confronti della sua terra, accetti la candidatura, ma al momento le trattative sono ancora in corso e di ufficiale non c'è ancora nulla. In alternativa, qualora l'europarlamentare restasse sulle sue posizioni, il candidato governatore del Centrodestra alle elezioni in Puglia dovrebbe essere un imprenditore, forse del settore agricolo, indicato da Fratelli d'Italia. Sui nomi il riserbo è massimo e comunque l'opzione Fitto - sul quale c'è il via libera di Lega e Forza Italia - resta la prima scelta.