Politica

Renzi lancia l'Opa su Forza Italia. Il dietro le quinte della Leopolda 10

Ma Italia Viva ha un futuro solo con il proporzionale

Nessuna alleanza con il Movimento 5 Stelle. Chi crede nel moderatismo venga con noi (palese offerta ai delusi di Forza Italia per la scelta salviniana di Berlusconi). Alla Leopolda 10 di Firenze - record di presenze - Matteo Renzi ha lanciato il manifesto centrista di Italia Viva. Il tutto con l'affondo al "Pd partito delle tasse" di Maria Elena Boschi. L'obiettivo è chiaro: segnare una differenza profonda rispetto al Nazareno e a Nicola Zingaretti che ha proposto l'alleanza strategica con i pentastellati.

All'inizio Italia Viva parlava di progetto a lungo termine e infatti non si è presentata alle Regionali in Umbria di domenica prossima. Ora invece potrebbe accelerare i tempi e correre già in Emilia Romagna a gennaio. Ma il senso politico della Leopolda 10 è chiaro: il governo Conte II è un'esperienza eccezionale e temporanea nata per arginare il sovranismo, ma non rappresenta il futuro. E infatti i segnali a una parte di Forza Italia ci sono tutti.

In particolare a chi non ha partecipato alla manifestazione leghista di piazza San Giovanni; Renato Brunetta, Mara Carfagna, Renata Polverini e Gianfranco Rotondi in testa. Più l'ex Cav si schiera con Salvini, "leader del Centrodestra", più una fetta di moderati (occhi puntati su Gianni Letta) potrebbe guardare a Italia Viva. Ma il gioco di Renzi e della Boschi, ago della bilancia, può funzionare solo con un sistema proporzionale. In quel caso basterebbe un 5-6% per poter sperare di essere determinante per gli equilibri politici futuri. Ma se Pd e 5 Stelle optassero per un maggioritario facendo sponda con il Centrodestra il progetto di Italia Viva sarebbe a forte rischio. Fatto sta che dopo la Leopolda 10 la distanza con gli ex compagni (?) del Pd sarà sempre più profonda.