Politica

Spoils system, occhi puntati su Meloni: nominare manager o premiare la lealtà?

Di Pietro Mancini

Si scalda la partita per le nomine. Il fronte più caldo per Meloni è sicuramente il ministero dell'Economia: la premier vuole mandare via Alessandro Rivera

Lo spoils system con Meloni a Chigi e le delicate scelte della premier: l'analisi

In tutte le democrazie, gli esecutivi attuano lo spoils system, nominando i collaboratori e i presidenti delle società pubbliche, che godono della fiducia dei nuovi governanti. Nel bel Paese, lo spoils system è lo stesso per tutti: dal Pd a FdI. Ma se le nomine le fai tu è “alto profilo”, se le fa l’altro è, subito, “lottizzazione”.  Il fronte più caldo delle nomine è il ministero dell'Economia. La premier vuole mandare via Alessandro Rivera, il direttore generale in sella dal 2018: le resistenze al Mef sono forti, ma l'intenzione di Palazzo Chigi è ferma.

La strategia di Meloni, nella partita delle nomine, si ritroverà, secondo Claudio Cerasa, direttore de “Il Foglio” di fronte a un bivio: “Scegliere di essere in continuità con il governo Draghi, attingendo dal mondo del mercato, per rendere più competitivo ciò che gravita attorno allo Stato, o scegliere di premiare solo la lealtà, la fedeltà e l’apparenza a discapito della competenza. E il fatto che la scelta non sia scontata non è una buona notizia per chi si augura che la classe dirigente meloniana sia all’altezza delle sfide dell’Italia”.

Invece di alzare le barricate per difendere i “boiardi” in procinto di essere sostituiti dal governo- che ha in Parlamento una larga maggioranza-non sarebbe più utile, per la Nazione, e meno sterile per l’opposizione, se si aprisse un dialogo costruttivo per rendere le istituzioni più efficienti?