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Diritti tv Serie A: Dazn a un passo dalla vittoria. Ma Sky cala l'asso

Diritti tv, Dazn vicina ai 14 voti per togliere il campionato a Sky, ma la serie A resta spaccata (per l'entrata o meno dei fondi). E la pay tv di Comcast...

Diritti tv serie A: Dazn allunga su Sky: 12 voti, ma ne servono 14

I club di serie A continuano a essere spaccati nella partita dei diritti tv per i prossimi tre anni. Ennesimo nulla di fatto dopo la votazione nell'assemblea di Lega Calcio. Dazn (in alleanza con Tim) si è avvicinata a quota 14 (la maggioranza rischiesta), ma non basta. I voti per la piattaforma streaming sono diventati 11: Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Udinese, a cui si è aggiunto il Torino di Urbano Cairo. Potenzialmente potrebbero essere 12: il Cagliari sarebbe favorevole ma si è astenuto perché chiede più condivisione. Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Spezia hanno confermato la loro astensione. Senza dimenticare i rumors che avevano preceduto la riunione raccontavano di un Bologna che avrebbe potuto avvicinarsi a Dazn e di una Roma in predicato di dare il suo voto (con la garanzia che Sky mantenesse 3 partite in co-esclusiva). Ma per il momento così non è stato. Alla vigilia del vertice di Lega Serie A, il presidente blucerchiato Massimo Ferrero aveva invece chiarito il suo pensiero sul tema: "Non ho niente contro DAZN, ma non penso sia pronta. La mia posizione è per chi ci accompagna da 18 anni: Sky. Faccio un appello a tutti gli altri colleghi presidenti, perché rinunciare a Sky vuole dire mandare a casa migliaia di persone, quindi propongo un accordo. La fibra ancora non c’è come dovrebbe. Non svendiamoci".

Diritti tv e ingresso dei fondi: club di serie A spaccati

La spaccatura tra le società di serie A, come spiegato nelle ultime settimane, non è tanto e non solo su Dazn contro Sky, ma legata all'ingresso dei fondi nel calcio italiano. I piccoli club chiedono che si proceda, visto che la cordata di Cvc hanno offerto 1,7 miliardi di euro per entrare nel 10% della media company con la Lega. A dicembre sembrava tutto fatto, poi la situazione si è bloccata. Diversi club frenano, spinti da motivazioni diverse (l'ipotesi che si realizzi una Superlega europea frena la Juventus ad esempio). E questa situazione ha portato allo stallo tra i due gruppi contrapposti. Dunque vero che Dazn si avvicina ai 14 voti grazie alla sua offerta da 840 milioni per tutto il campionato in streaming (7 partite in esclusiva, 3 in condivisione), che supera quella di Sky (750 milioni per satellite e digitale terrestre e con la creazione su internet di un “canale della Lega”).

Diritti tv serie A, bando in scadenza. Sky 

Ma questo potrebbe non bastare. Il problema è che il tempo stringe e la partita sui diritti tv della serie A rischia di complicarsi ulteriormente: non tanto e non solo perchè fra quattro mesi parte il nuovo campionato e ancora non si sa dove verranno trasmesse le partite, ma perché lunedì scadranno le offerte e se non si troverà un accordo bisognerà fare un nuovo bando. Con il rischio che si vada al ribasso nella prossima 'partita'.  Anche se, su questo punto Sky ha inviato una lettera a tutti i club di Serie A, confermando il proprio impegno sui diritti tv: la pay-tv di Comcast si è detta pronta a confermare a parità di condizioni l'offerta fatta anche oltre la data del 29 marzo, giorno in cui scadranno le proposte presentate alla Lega. Anzi, secondo l'Ansa, Sky si è detta disposta, nel caso migliorino le condizioni nell'eventuale nuovo bando che la Serie A dovesse lanciare dopo il 29 marzo, a migliorare anche la propria offerta.  Venerdì nuova riunione di Lega serie A: uno degli ultimi tentativi per la fumata bianca con le attuali offerte.