Sport
Il calcio ricorda il Principe Filippo: quella notte magica con Milan e Inter
Il Duca di Edinburgo, grande appassionato di sport, presenziò a un evento storico a San Siro: il "MilanInter United" vinse la Coppa dell'Amicizia italo-inglese
Lo sport britannico piange il Principe Filippo di Edinburgo, che nel corso della sua vita si è speso molto per questo settore. Pur essendo meno appassionato di calcio rispetto ad altri membri della Famiglia Reale, dal 1955 al 1957 ha presieduto la Football Association (la Federcalcio inglese) presenziando inoltre a momenti storici come la finale del mondiale '66 (l'unica vinta dalla nazionale dai Tre Leoni) o l'inaugurazione dell'Emirates Stadium, stadio dell'Arsenal, nel 2006.
I “Gunners” lo ospitarono anche nella loro casa precedente, il mitico Highbury, poche settimane dopo la salita al trono della sua consorte Elisabetta, nell'ottobre del 1952: l'occasione fu una partita di beneficienza contro gli scozzesi dell'Hibernian. Non solo tutti i club inglesi, ma anche quelli scozzesi impegnati nel corso del weekend porteranno il lutto al braccio per ricordare una figura da sempre molto impegnata nella promozione dello sport: praticava il polo e seguiva con passione il cricket, pur presenziando regolarmente a vari eventi di tutti gli sport.
Il 13 ottobre 1965 il Principe prese parte ad un altro evento storico davvero particolare: il Trofeo dell'Amicizia italo-inglese allo stadio di San Siro. In occasione delle celebrazioni per la “settimana britannica” a Milano si giocò un'amichevole tra una squadra mista formata da giocatori di Inter e Milan, contrapposta al Chelsea. Fu una delle sole cinque volte nella storia nella quale le due formazioni milanesi scesero in campo unite in una selezione rossonerazzurra, che in quell'occasione si impose per 2-1 con i gol di Angelillo e Peirò.
Il “Milaninter United” (quella voltà si chiamò così) aveva in panchina sia il rossonero Nils Liedholm che il nerazzurro Helenio Herrera, ai quali Filippo spiritosamente fece notare: “Per una sera siete amici”, prima di distribuire le medaglie in ricordo dell'evento.