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Inter e l'addio di Fassone: Thohir dà tutti i poteri a Bolingbroke



Marco Fassone, direttore generale dell'Inter dal maggio 2012, lascia la casa nerazzurra con 9 mesi di anticipo sulla data di scadenza (30 giugno 2016). Fu lui l'uomo della transizione tra vecchia dirigenza e nuova a cui si affidò Thohir nel passaggio di consegne con Massimo Moratti. Poco amato inizialmente dai tifosi della Beneamata per il suo passato juventino, Fassone proprio quest'estate era riuscito ad accaparrarsi qualche simpatia tra i supporter avendo orchestrato con Piero Ausilio una grande campagna acquisti. E il flashback della notte di Montecarlo in cui la coppia interista soffiò Kongdobia a Galliani e al Milan è presente in molti tifosi e addetti ai lavori in queste ore.
Perché dunque l'addio proprio ora? Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbero divergenze con Michael Bolingbroke, braccio destro di Thohir (che lo ha preso nel luglio 2014 dal Manchester United consegnandogli le chiavi di finanza e marketing) e ad che adesso assumerà anche le deleghe sportive. Diverso il modo di vedere le cose tra i due in un club che è chiamato a tornare in Champions League per prestigio, ma anche per ragioni economiche e che ha scommesso forte su questo rilancio. Non dovesse avvenire è chiaro che porterebbe a una situazione delicata.
Ad ogni modo, sugli scenari futuri c'è tempo e dipenderà da molteplici situazioni, in primis dal campo. Resta il rafforzamento certo di michael Bolingbroke. E quello presumibile di altri personaggi. Roberto Mancini, ad esempio, potrebbe godere di più poteri in stile manager all'inglese: il tecnico marchigiano in questi mesi all'Inter già comunque ha mostrato quanto pesano le sue decisioni, influenzando in modo decisivo le strategie di mercato (cosa non scontata in un club di calcio).
Attenti anche al ruolo del vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti che sembra destinato ad avere una voce di di primissimo piano, magari nell'area tecnica (dove si trova meglio conoscendo molto bene l'ambiente dell'Inter). Andrà poi verificato con i fatti anche il possibile ritorno di Ivan Ramiro Cordoba, avviato alla carriera da direttore sportivo. Decisioni che dovrà prendere Erick Thohir, che ha anticipato a mercoledì il suo arrivo a Milano.