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Mancini: "Quagliarella merita la convocazione". Apre sul ritorno di Balotelli
Quagliarella: "In Nazionale a 36 anni? Mancini premia chi merita"
MANCINI, 'BALOTELLI IN NAZIONALE? NON PERDIAMO DI VISTA NESSUNO'
"Balotelli? Noi seguiamo tutti, non è che perdiamo di vista qualcuno. Mario fa parte del gruppo, dipende da lui, non da me o da qualcun'altro. Ieri ha giocato la seconda partita a Marsiglia, 2 in 5 mesi, un po' poco, dipenderà da lui. Convocato a Marzo? Se farà un gol a ogni partita...". Così il ct azzurro, Roberto Mancini, torna a parlare dell'attaccante in forze al Marsiglia durante la conferenza stampa in corso di svolgimento a Coverciano dove il ct ha riunito 32 giocatori per uno stage che si chiuderà domani.
MANCINI, 'QUAGLIARELLA MERITA CONVOCAZIONE IN AZZURRO'
"Quagliarella si merita questa convocazione, al di là dell'età: da anni ho stima nei suoi confronti. Abbiamo tanti giocatori bravi, nonostante i pochi gol segnati nelle ultime partite rispetto alle occasioni create. Non credo che avremo problemi, prima o poi ci sbloccheremo". Il tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, parla così del pacchetto offensivo azzurro e della convocazione del 'sempreverde' Quagliarella nella conferenza stampa a Coverciano dove la Nazionale è in ritiro per uno stage. "Cutrone è un altro ragazzo che seguo, è il futuro della Nazionale -prosegue il tecnico jesino-. Federico Chiesa? Ho sentito Enrico (il papà ndr) e gli ho detto che doveva fare più gol, si vede che glielo ha riferito. È un esterno offensivo, il gol deve far parte del suo bagaglio tecnico. Corre molto, con l'esperienza si impara poi a fare una corsa in meno. Ma spero continui così".
QUAGLIARELLA, 'IN AZZURRO A 36 ANNI? MANCINI PREMIA CHI MERITA'
"Il mio segreto è sempre stato lavorare con serietà, questo alla lunga paga. Essere convocato a 36 anni è motivo di grande soddisfazione, significa che Mancini osserva tutti e premia chi merita. Oggi mi ritrovo a quest'età a giocare con tanti giovani che faranno bene in futuro". Lo dice l'attaccante della Sampdoria, Fabio Quagliarella, in conferenza stampa da Coverciano dove partecipa allo stage della Nazionale italiana. "L'importante è allenarsi e riposarsi bene, avere un'alimentazione sana -aggiunge Quagliarella-. Alla Samp poi sono ringiovanito anche per la posizione in campo, gioco più vicino alla porta. Come idoli avevo Montella e Sheva, ma sono cresciuto con le cassette di Maradona. Il record di Batistuta? Una grande gioia, era impensabile e ringrazio i miei compagni. La settimana scorsa è stata intensa, ho provato a isolarmi dai complimenti. A Napoli ci pensavo al gol ma ero sereno, avevamo davanti una grande squadra e va bene così". Dall'ex giocatore di Napoli e Juventus arrivano tanti complimenti sul gioco degli azzurri e su due giovani in particolare: "L'Italia è molto propositiva. Gioca, crea, prova subito a recuperare palla. A prescindere dal girone, siamo l'Italia e dobbiamo tornare a essere quel che siamo sempre stati. Mancini è un simbolo della Samp, per me è un onore essere allenato da lui. L'affetto della gente lo percepisco e spero di ripagare tutti. I giovani? Mi piacciono molto Chiesa e Zaniolo, ma ce ne sono tanti che il ct non si lascerà scappare".